Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.

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Partiamo!

TOP - Transiberiana d'Italia

Sembrava impossibile, ma anche quest'anno avremo treni turistici sulla "Transiberiana d'Italia". Lo ha reso noto l'Associazione Le Rotaie con un comunicato che abbiamo condiviso con molta gioia.

"Con un grande lavoro e sforzo da parte di Fondazione FS Italiane, l’agenzia viaggi Pallenium Tourism e la nostra associazione, si riparte dopo la lunga pausa forzata e ben 27 partenze annullate tra marzo e luglio con un flusso atteso di oltre 10.000 viaggiatori!

Con sacrificio ma anche con maggiore entusiasmo, ricominceremo da subito ogni settimana, al pari del calendario originario.
Una ulteriore sfida dopo le tante di questi anni che ci sentiamo di portare avanti per tornare con i fatti, senza indugi o attese dall’alto, a promuovere la bellezza e il rilancio economico di questi territori". Questo quanto scritto nella nota.

Una splendida notizia, oltretutto in una fase in cui il turismo nazionale appare fondamentale per il rilancio dell'intero terzo settore (in attesa che ritorni quello internazionale!).

L'associazione ha studiato tutta una serie di accortezze per permettere ai viaggiatori di godere senza patemi d'animo della bellezza dei territori attraversati. 

Il nostro top va a Le Rotaie e a Fondazione FS, che nonostante le estreme difficoltà di questa fase sono riuscite comunque a farsi trovare pronte con l'appuntamento di inizio stagione estiva di agosto, perdendo relativamente poco tempo.

Bravi, non era facile. Top!

FLOP - Passeggeri

Non ci siamo, non ci siamo davvero: il Coronavirus ha allentato la presa, ma sicuramente non è grazie al comportamento di buona parte dei passeggeri delle ultime settimane sui treni.

Abbiamo viaggiato un po' sui treni regionali del Centro Italia negli ultimi giorni. Pochissimi rispettano le prescrizioni di entrata e uscita dai vestiboli, molti non hanno neppure le mascherine. Persone vicine, abbracci e strette di mano anche tra persone che sono palesemente non congiunte. 

Quello sui treni è lo spaccato di una popolazione che ha subito una grandissima paura e ha tanta voglia di ripartire, ma che comunque sembra aver dimenticato troppo presto come comportarsi in questa terza fase.

Sui treni troppa libertà. I controllori, già nel mirino prima del virus, fanno quello che possono per far rispettare le regole ma è chiaro che non basta. Il nostro flop va ai passeggeri, a chi non ha capito cosa si rischia con questo virus nonostante per quattro mesi non si sia parlato di nulla altro. Così non va. Flop totale. E stiamo attenti che non è ancora il tempo dello spumante.

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