Arriva il via libera da parte del ministero di Beni Culturali per la tratta Fiumefreddo-Giampilieri, parte del raddoppio della linea che unisce Catania a Messina.
Alla luce di questo segnale verde è possibile chiudere la conferenza dei servizi e pubblicare il bando di gara per l’assegnazione dei lavori, la cui partenza potrebbe avvenire a questo punto dalla primavera 2021.
Con il completamento sarà possibile elevare la velocità da 160 a 200 km/h, con una riduzione dei temi di percorrenza di 30 minuti oltre a un aumento dei treni, che passeranno da 80 a 200 nell’arco della giornata.
Il lavoro in variante è di circa 42 km e si sviluppa a monte della linea storica e per l'85% in galleria. Sono previste due nuove stazioni, Fiumefreddo e Sant’Alessio Siculo-Santa Teresa di Riva oltre a quattro nuove fermate (Alcantara, Taormina, Nizza-Alì Terme, Itala-Scaletta).
Il primo lotto lungo 14 km prevede la realizzazione della nuova linea nel tratto compreso tra Fiumefreddo e l’interconnessione con Letojanni passando per la stazione di Taormina mentre il secondo lotto giungerà a fine tracciato, con il completamento dell’opera due anni dopo la fine del primo. L’impianto di Taormina dovrebbe diventare in questa seconda fase stazione di diramazione per Letojanni che assurgerà poi a stazione di testa.
La nuova fermata di Taormina si sviluppa in sotterraneo con due marciapiedi laterali lunghi 300 metri e sarà realizzata sotto il piazzale della Madonnina, in un tratto poi collegato con il parcheggio Lumbi tramite ascensori.
La Commissione Tecnica per la verifica dell’impatto ambientale Via e Vas ha espresso parere favorevole a patto che si rispettino ben 16 prescrizioni obbligatorie. Quella che maggiormente sta facendo discutere è il recupero storico della tratta Alcantara-Randazzo dismessa nel 2011 e nel 2017 inserita nell’elenco delle ferrovie “turistiche”. Il ministero prescrive che dovrà essere presentato il progetto di recupero delle infrastrutture.


