ANIE Assifer, associazione che all’interno di Federazione ANIE rappresenta le imprese che operano nel settore delle tecnologie per il trasporto ferroviario e il trasporto pubblico locale, sottolinea la necessità di investire in manutenzione della rete ferroviaria per puntare all’ammodernamento delle infrastrutture di trasporto anche per soddisfare le nuove esigenze dovute all’emergenza sanitaria e alla gestione post Covid.
“Il comparto in cui operiamo è senz’altro particolare, in quanto le innovazioni tecnologiche, che pure ci sono e sulle quali puntiamo fortemente, non hanno modificato le modalità lavorative. Le hanno rese più sicure e più rapide, ma nelle nostre lavorazioni il ruolo preponderante è rivestito dall’alta specializzazione degli addetti", dichiara Roberto Madonna, Responsabile Settore Elettrificazione di ASSIFER.
“È questo il nostro principale patrimonio, che rischiamo di perdere. Oggi si chiama “know-how”, saper fare, una capacità che non si insegna nelle scuole, ma che si apprende sul campo. Non ci sono università dell’elettrificazione, c’è sempre stata una sola scuola, la ferrovia. E questa scuola, che già da molti anni vede un calo costante degli allievi, adesso rischia la chiusura. Se questo dovesse avvenire sarebbe una perdita irreparabile, perché assieme agli allievi di oggi si perderebbero gli insegnanti di domani."
“L’innovazione tecnologica, come detto, non incide sulle modalità di lavoro. Tuttavia, ha modificato enormemente le condizioni in cui si svolge, in particolare la sicurezza, in un ambito da sempre assai pericoloso. E questi miglioramenti non sono stati raggiunti perché qualche produttore si è inventato una macchina nuova. Osservando i mezzi in dotazione alle varie aziende, si nota che è difficile trovare mezzi uguali in ditte diverse. Questo perché ogni azienda propone al costruttore le specifiche tecniche che ritiene più efficienti. Anche in questo c’è studio, esperienza, abilità. Ma questa abilità va preservata fornendo lavoro alle imprese, va stimolata dal punto di vista fiscale e creditizio, e va sostenuta dal sistema paese. Questo investimento verrà ripagato in termini di ammodernamento infrastrutturale del paese, di competitività, di occupazione,” conclude Madonna.
Negli ultimi 20 anni l’evoluzione del trasporto su ferro è stata davvero notevole. Il segnalamento, in particolare, ha contribuito in modo determinante a questa evoluzione. Sono state realizzate molte soluzioni tecnologiche per migliorare la gestione del traffico e ridurre i tempi di percorrenza, senza perdere di vista un aspetto che ha sempre caratterizzato, fin dai suoi albori, il segnalamento: la sicurezza.
“In questo arco di tempo abbiamo potuto constatare, con grande soddisfazione, che nel panorama europeo e mondiale, il nostro paese occupa un posto di grande rilievo, dimostrando che l’intero comparto industriale italiano è un’eccellenza mondiale in termini di competenza tecnica e capacità di innovazione. Da questo punto di vista, bisogna dare atto a RFI che è stata, senza dubbio alcuno, il principale artefice di questa evoluzione“, commenta Vincenzo Garofalo, Responsabile Settore Segnalamento & Tlc di ASSIFER.
L’impegno di tutte le aziende del settore è ancora quello di investire sulle competenze per riuscire a proporre le soluzioni sempre più adeguate alle esigenze del mercato. Le nuove soluzioni tecnologiche, oltre ad aumentare le performance dei sistemi utilizzati, sono pensate anche per garantirne una “manutenibilità” a costi sostenibili. Infatti, la manutenzione è l’altra grande componente di un sistema che deve garantire le prestazioni attese.
“Il concetto di manutenzione si è evoluto nel tempo; l’impiego di sistemi diagnostici sempre più sofisticati permette di poter fare manutenzione in modo predittivo. Alcuni grandi progetti, come ad esempio l’Alta Velocità, non avrebbero visto la luce senza adeguati sistemi di diagnostica che consentissero alte prestazioni anche dal punto di vista del mantenimento in efficienza dei sistemi messi in esercizio. Sono stati quindi necessari grandi investimenti anche in questo campo per proporre soluzioni sempre più efficaci” Conclude Garofalo.
“Oggi siamo chiamati ad una nuova sfida, ad essere protagonisti di una nuova importante evoluzione, quella di una mobilità più intelligente e sostenibile. Le proiezioni demografiche dimostrano che la popolazione globale è destinata a raggiungere i 9,7 miliardi entro il 2050, con il 75% residente nelle aree urbane. La crescita urbana ha fatto del trasporto un pilastro delle politiche di sviluppo per cui il concetto di mobilità “smart” e “integrata” è, e sarà, il driver per rispondere all’esigenze di tutti gli stakeholders” dichiara Giuseppe Gaudiello, Presidente Assifer.
“Purtroppo, oggi, da parte dei gestori delle infrastrutture gli investimenti dedicati alla manutenzione, sia dell’elettrificazione della rete ferroviaria che del segnalamento, sono insufficienti e molte volte non in linea con quanto pianificato. Nella attuale situazione di emergenza sanitaria, in vista della ripartenza delle attività, diventa ancora più necessario dare nuovo impulso alle attività sia di potenziamento tecnologico che di manutenzione per far fronte ad una domanda di trasporto che, a causa delle nuove prescrizioni in materia di tutela della salute delle persone, inevitabilmente crescerà. È necessario ed urgente un cambio di rotta, diversamente si porrebbe un problema grave di sostenibilità che non gioverebbe né al comparto industriale né ai gestori delle infrastrutture,” ribadisce Gaudiello.
“Per concludere, possiamo affermare che il progetto di una mobilità integrata, di fatto, è già partito. Ora bisogna sostenerlo dando concretezza ai piani di investimento esistenti e sviluppando nuovi progetti. La sfida per i prossimi 20 anni è stata lanciata e l’intero comparto industriale è pronto a raccoglierla con grande entusiasmo e professionalità,” conclude Gaudiello.


