Lo scorso 2 maggio Legambiente, ORT Osservatorio Regionale Trasporti, TrasportiAmo ed UTP-Assoutenti hanno diramato una nota sulla ferrovia Roma - Giardinetti secondo la quale non risulta ci sia alcun obbligo di allargamento dei binari, smentendo quanto sostenuto dal Campidoglio anche in Commissione Mobilità a gennaio.

Sull'argomento interviene Carlo Andrea Tortorelli del Blog Odissea Quotidiana-Sferragliamenti dalla Casilina con una nota inviataci che volentieri pubblichiamo.

"Da personale verifica del carteggio intercorso tra il Comune di Roma ed il Ministero Infrastrutture e Trasporti - scrive Tortorelli - la versione della non obbligatorietà dello scartamento risulta essere infondata.

Più precisamente, stando al protocollo R.R. cl. 1072.RM1-RM5 inviato dalla Direzione Generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi ed il trasporto pubblico locale del MIT alla Direzione infrastrutture e trasporti del Comune di Roma, si legge che:

<< [...] Poiché da quanto trasmesso si rileva che l’intervento è migliorabile con la modifica infrastrutturale che prevede l’adozione di un diverso scartamento compatibile con il resto della rete tranviaria con conseguente incremento dei costi, questa Direzione Generale ha ritenuto necessaria una ulteriore attività istruttoria e dunque valutazioni che avrebbero richiesto tempi non compatibili con l’emanazione del decreto di riparto delle risorse di cui all’art.1, comma 1072 della L.205/2017 destinate al trasporto rapido di massa. [...]
Sulla base di quanto già trasmesso con la citata nota 41871 del 05.11.2019, nelle more della registrazione presso gli organi di controllo del Decreto sopra citato nonché della successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si comunica fin da ora che tali integrazioni dovranno riguardare l’adeguamento completo del progetto di fattibilità dal punto di vista tecnico ed economico, alla luce della nuova  soluzione progettuale proposta; codesta Amministrazione avrà cura di verificare la congruità della documentazione integrativa con i dati precedentemente forniti e, se del caso, rivedere anche gli elaborati originariamente trasmessi in considerazione delle integrazioni istruttorie.>>

A meno delle formule barocche del burocratese, risulta piuttosto evidente come l’ammissione al finanziamento nella procedura di riparto sugli interventi del trasporto rapido di massa sia stata condizionata dal cambio dello scartamento, ovvero dall’aggiornamento del progetto consegnato.  

Risulta pertanto infondata la tesi di una scelta arbitraria da parte del Comune di Roma, che altrimenti avrebbe rinunciato ai finanziamenti disponibili condannando la linea ad una chiusura più che certa.

Altresì - prosegue Tortorelli - trovo stucchevole dare adito ad una polemica che non favorisce il salvataggio della linea, anzi intende minare un faticoso lavoro che da più di 5 anni viene portato avanti con fatica da tutte le parti della società civile, compreso il mio blog Sferragliamenti dalla Casilina.

Ulteriori frammenti del carteggio intercorso tra il MIT ed il Comune di Roma sono disponibili al link: https://sferragliamenti.odisseaquotidiana.com/2020/05/lo-scartamento-ordinario-imposizione-o.html".

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