Più investimenti in infrastrutture per poter rispondere alle esigenze di nuovi modelli di trasporto pubblico locale a fronte dell'emergenza sanitaria del Coronavirus.

È la richiesta di ANIE Assifer, associazione che rappresenta le imprese del settore tecnologie per il trasporto ferroviario e pubblico locale e che, in una nota, sottolinea come sia "essenziale investire, oggi più che mai, sull'ammodernamento delle infrastrutture di trasporto anche per soddisfare le nuove esigenze determinate dall'emergenza sanitaria e dalla gestione del post Covid".

"L'emotività del momento non deve far perdere di vista i problemi infrastrutturali del nostro Paese nel settore del trasporto su ferro e gli impegni assunti nel contesto internazionale relativi alla riduzione, entro i limiti convenuti, dell'emissione di CO2", prosegue Assifer.

Da qui l'auspicio che "contrariamente a quanto avvenuto nel recente passato, la necessità di reperire fondi da destinare alle emergenze del momento, siano esse di carattere sociale o di altra natura, non si traduca in un ulteriore rallentamento degli investimenti in infrastrutture ferroviaria e metropolitane".

"Non potranno più esserci solo ore di punta, ci dovrà essere una linearizzazione dell'offerta dei trasporti, in ragione del fatto che si dovranno scaglionare le uscite e che potrebbe essere necessario garantire distanziamento fisico tra le persone a parità di mezzi di trasporto", ha spiegato Giuseppe Gaudiello, Presidente di ANIE Assifer in merito alla prossima Fase 2.

"La mobilità e i trasporti saranno poi probabilmente integrati nei protocolli di sicurezza delle aziende per consentire ai lavoratori di raggiungere le aziende con i mezzi pubblici senza rischi per la salute", prosegue Gaudiello.

"Tutti questi requisiti nell'offerta di trasporto sono coerenti con il piano di ammodernamento dell'infrastruttura di RFI perché l'obiettivo è migliorare il cadenzamento in ragione delle necessità dei cittadini e quindi della domanda di trasporto", aggiunge il Presidente Assifer che ricorda come sia ancora di "drammatica attualità il miglioramento del trasporto su ferro nelle aree metropolitane e suburbane, obiettivo per il quale i finanziamenti previsti sembrano essere largamente insufficienti e sovente bloccati da problemi di carattere amministrativo o da lungaggini burocratiche".

La mobilità integrata sarà la chiave dei prossimi mesi. "L'esigenza è quella di combinare nel modo più efficiente e più utile per i cittadini l'offerta complessiva di ferro, di trasporto su gomma, auto elettrica e mobilità morbida", sottolinea Gaudiello per cui "la realizzazione di sistemi di gestione multimodale del trasporto possono costituire un utile strumento per un migliore utilizzo delle infrastrutture esistenti".

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