L'italica capacità di incasinare la qualunque si affaccia inesorabilmente anche sulla nuova stazione AV di Ferentino, sulla Roma - Napoli.
Non bastava la sterile polemica di Orte, ora si inizia anche a discutere in zona Frosinone.
La prima disputa riguarda la location dove dovrebbe sorgere l'impianto, con il sindaco di Supino che assicura che l'area oggetto dello studio di fattibilità delle FS sia all'interno del suo comune e non di quello di Ferentino.
La seconda, invece, ben più complessa, riguarda paradossalmente le paure di Frosinone di vedersi privare in pochi anni della fermata delle Frecce appena conquistata. Già, perché pare ovvio a tutti che una volta che il nuovo impianto sarà pronto i treni AV effettueranno questa fermata saltando quella del capoluogo della Ciociaria, visto che mentre la prima si troverebbe già di strada e quindi porterebbe a un perditempo di pochi minuti, la seconda costringerebbe i convogli a un viaggio di chilometri sulla tortuosa linea storica tra Cassino e Sgurgola.
Come dicevamo, questo pare ovvio a tutti tranne che al sindaco di Frosinone, convinto invece che la situazione resterà la stessa anche in futuro e che il nuovo impianto di Ferentino (o Supino) sarà principalmente destinato "a servizio del traffico merci, convogliando le risorse del sistema logistico e del carico merci dell'Italia centro-meridionale diretto fino in Scandinavia", secondo quanto riporta oggi Il Messaggero.
Quel che mette tutti d'accordo è invece la necessità di sfruttare quanto prima la "manna" piovuta dal cielo del nuovo allaccio all'AV. Per questo motivo entro la metà di maggio, il Comune di Frosinone, quale ente promotore, presenterà il progetto del "consorzio Frosinone Alta Velocità", il soggetto pubblico-economico che, utilizzando la formula associativa, si propone di valorizzare immediatamente le molteplici opportunità scaturenti dalla partenza dei primi treni ad alta velocità, dalla stazione di Frosinone, prevista dal prossimo mese di luglio.
A tal proposito "nei prossimi giorni sarà presentato il logo del consorzio costituito dal Capoluogo – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – che metterà insieme imprese, categorie datoriali e dei lavoratori, associazioni, enti accademici e di alta formazione, universitaria ed artistica, ordini professionali, operatori del sistema bancario e immobiliare ed altri stakeholder che intendano valorizzare immediatamente questa nuova, grande, opportunità, sicuramente irripetibile, che discende dalla partenza dei treni superveloci dalla nostra stazione ferroviaria.
Il consorzio, oltre all’obiettivo dell’analisi e della programmazione delle migliori potenzialità che potranno scaturire dalla possibilità di arrivare a Roma in appena 40 minuti, si prefigge di attuare quegli investimenti di marketing pubblico per creare una piattaforma pubblicitaria ben strutturata direttamente sulla capitale, in grado di illustrare le varie linee di offerta qualitativa che, viceversa, proprio i romani (oltre tre milioni di persone) potranno trovare da noi, a 40 minuti di distanza, con prezzi e costi più alla portata della famiglie.
In altri termini, oltre agli investimenti nel marketing all’interno del perimetro della nostra provincia, bisognerà preoccuparsi, tanto per fare un esempio, di pubblicizzare sui quotidiani cartacei e online della capitale la fotografia degli immobili presenti in città che, a parità di superficie, da noi costano un terzo o un quarto rispetto non a quelli di via del Corso, ma rispetto a quelli del Tiburtino o del Prenestino".