Un dettagliato elenco delle misure adottabili per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri edili che ricalca quelle già condivisi da Anas, Rfi, Ance, Feneal Uil, Filca-Cosò e Fillea Cgil il 19 marzo, ma tiene conto delle specificità di imprese che operano lungo linea.
L'Anceferr, l'Associazione dei costruttori ferroviari, con le sue 58 imprese che assicurano manutenzione ordinaria e straordinaria al trasporto su rotaia, è pronta alla graduale riapertura dei cantieri.
"Il nostro lavoro essenziale per la tutela della sicurezza dei viaggiatori, dovrà farsi carico in questo contesto pandemico, della salute dei nostri lavoratori impegnati sulle reti ferroviarie - spiega il presidente Pino Pisicchio - per questo, fermo restando il rispetto di tutte le disposizioni generali abbiamo elaborato un protocollo integrativo che tiene conto di tutto: dalla pulizia alla sanificazione di ogni oggetto o spazio, al ricambio d'aria negli abitacoli dei mezzi d'opera, al trasporto del personale, ai dispositivi di protezione che tutte le nostre imprese hanno da tempo già provveduto ad ordinare".
Nella comunicazione a RFI che accompagna il documento, Anceferr sottolinea che la riapertura dei cantieri dovrà essere "preceduta dalla fase di formalizzazione e condivisione, con il Direttore dei Lavori ed il Coordinatore per la Sicurezza, delle revisioni ed integrazioni dei Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC), della necessaria formazione e informazione e quant'altro necessario al proseguimento dell'attività lavorativa del cantiere, in piena emergenza sanitaria".