Il 2019 è stato un nuovo anno record per Jungfraubahn, e tuttavia il gruppo bernese che gestisce le ferrovie della Jungfrau e alcuni impianti di risalita nella regione guarda con preoccupazione al futuro, a causa della pandemia da Coronavirus.

Sono stati i turisti asiatici i primi ad annullare le prenotazioni e da metà marzo gli impianti di risalita turistici e i comprensori sciistici sono chiusi. Inoltre, la frequenza dei mezzi di trasporto è stata diminuita.

Il 2020 è quindi iniziato con un importante calo delle prenotazioni, come si legge in un comunicato odierno del gruppo. Fino almeno al 19 aprile non circolerà nessun treno turistico. L’azienda ha quindi iniziato a risparmiare, a utilizzare le vacanze e gli straordinari accumulati dei dipendenti e a fare uso del lavoro ridotto.

Presumibilmente i risultati del 2020 saranno di gran lunga inferiori a quelli dell’anno precedente, ma il gruppo si dice fiducioso grazie alla riserva di 595 milioni di franchi. I dividenti rimangono invariati a 2,80 franchi per azione.

Va comunque sottolineato un 2019 che ha fatto registrare cifre record, con un utile in crescita del 12% a 53,3 milioni di franchi, mentre i ricavi d’esercizio hanno raggiunto i 233 milioni.

Ancora una volta i risultati migliori sono arrivati dalla Jungfrau, con circa 1,06 milioni di visitatori, a livello quantitativo un lieve calo, ma che ha permesso di guadagnare l’1,8% in più a 121 milioni di franchi.

Foto di Salamanamanjaro in der Wikipedia auf Englisch, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18562109  

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