Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di USB Lavoro Privato Campania.

Il 26 febbraio 2020 USB sciopera un’altra volta, dalle ore 00:01 alle ore 23:59.

Il 09 Ottobre 2019, in seguito a diverse giornate di sciopero da parte di USB lavoro privato Campania in ISC Nola, dopo la convocazione da parte di ISC, le parti hanno raggiunto un accordo vertente su due principali punti: 1) USB si impegnava a sottoscrivere il contratto di 2 livello e 2) ISC si impegnava a fornire le risposte su alcune problematiche presenti in azienda, sollevate da USB.

Da allora buio assoluto: ISC si rifiuta sistematicamente di confrontarsi con USB, forte del fatto che le altre sigle complici (che raggruppate raggiungono un numero di iscritti di gran lunga inferiore a quelli della sola USB) sono disposte a firmare tutto ciò che viene chiesto da ISC secondo la regola del “Do ut des”.

Queste sono le relazioni sindacali portate avanti in particolare da quei “sindacati” nati dalle lotte dei macchinisti, che, con queste azioni, hanno praticamente annullato la propria storia, vanificando anni e anni di lotte. Hanno firmato 13 ore di lavoro di giornaliere e 11 ore di lavoro notturno, nessuna garanzia sui turni, in gestione operativa l’azienda ha la facoltà di cambiare il turno a suo piacimento, senza nessun rispetto per i lavoratori.

Del CCNL di riferimento (ovvero della Mobilità) neanche a parlarne. Anche il contratto di 2° livello scaduto da diversi mesi, ormai, è ben lontano dall’essere rinegoziato. Trasferimenti ed avanzamenti di carriera vengono fatti in base alle tessere sindacali. Viene permesso ad ISC di impegnare diversi macchinisti pensionati ex Trenitalia così come dirigenti ex dirigenti di Trenitalia ed Istruttori, togliendo lavoro a questi giovani lavoratori. La doppia morale di questi “sindacati” emerge quando a livello nazionale pretendono maggiori tutele nelle aziende private di trasporto ferroviario, al punto da chiedere le stesse condizioni contrattuali applicate dal Gruppo FS: SONO RIDICOLI.

La ISC, controllata dall’Interporto Campano, che opera in tutto il territorio nazionale, oltre ad avere in programma da tempo un innovativo servizio che prevede l’utilizzo della linea Alta Capacità/Velocità, si è recentemente aggiudicata la gara bandita dal Ministero della Difesa per approvvigionare il servizio di trasporto/spedizione su ferrovia, in ambito nazionale ed internazionale, di materiali e mezzi delle Forze Armate con servizi/prestazioni accessorie, commessa avuta con forte ribasso nell’asta, tanto il conto viene pagato sulle spalle dei lavoratori.

L’USB sottolinea che ai lavoratori di Interporto Servizi Cargo viene applicato un contratto di lavoro (scaduto e spesso disatteso) non di settore e di gran lunga peggiorativo rispetto alle altre imprese ferroviarie italiane, creando una vera e propria condizione di dumping contrattuale. Situazione inaccettabile visti i trend più che positivi che per stessa ammissione della società a mezzo stampa, vengono registrati dal 2015 ad oggi!

È incresciosa la posizione aziendale, che dopo il verbale di accordo del 09 ottobre 2019, si è praticamente nascosta, dove si vuole arrivare? Nonostante i molteplici tentativi aziendali volti a distruggere gli umori e dividere i lavoratori, il fronte rimane compatto e sempre più determinato a raggiungere gli obbiettivi prefissati.

USB Lavoro Privato si vede costretta ad iniziare nuove giornate di lotta, nel rispetto delle norme vigenti in materia di sciopero, e se costretti, la vertenza proseguirà anche con altre azioni di forza nel caso non venisse riscontrata una chiara inversione di tendenza da parte di ISC verso le rivendicazioni volte a contemperare gli interessi dei lavoratori e i livelli di produzione aziendali.

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