Riprenderanno il prossimo anno i lavori sia nella Stazione Foster di Firenze, che quelli per il tunnel AV.
Una ripartenza con qualche ritardo rispetto alle previsioni, fatte dopo la creazione della nuova società Infrarail Firenze per portare a compimento il nodo fiorentino della TAV, di riprendere i lavori alla Stazione Foster entro il 2020 e quelli del tunnel a primavera 2021.
A opera della nuova società di scopo, Infrarail, interamente partecipata da RFI e subentrata a Nodavia, la controllata dal fallito gruppo Condotte, per la realizzazione del tunnel e della stazione AV di Firenze. In tutto, 500 nuovi posti di lavoro come previsto dalla Cisl che aveva scritto al presidente Giani segnalandogli la necessità di ripartire.
Al momento nella Stazione Foster è in corso la revisione esecutiva da parte di Infrarail del progetto del nodo fiorentino, partito nel 1995, ma più volte bloccato dalle inchieste della magistratura, dalla burocrazia, o dall’altalenante favore di governi locali e nazionali per l’opera, fino allo stop dal 2016.
Nell’agosto 2021 inizieranno invece i lavori per l’Alta Velocità fiorentina. Si tratta in particolare, dello scavo del tunnel a due canne tramite la fresa TBM-EPB S957, già sul posto dal 2016.
Mancano 9 chilometri circa, di cui oltre 7 in sotterranea con due gallerie a singolo binario tra Campo di Marte e la stazione di Rifredi, via stazione Foster. La fresa partirà dal Campo di Marte per Rifredi e tornerà scavando la canna in senso inverso.
Il costo dell’intera opera è stimato in un miliardo e sei, con sei anni di lavori e l’entrata in funzione nel 2027. L’obiettivo, da molti contestato, è quello di rendere più veloci i collegamenti Roma - Firenze - Milano, ma soprattutto di sgombrare i binari fiorentini, per lasciare posto ai treni regionali, ora rallentati da quelli veloci, liberando la stazione di Santa Maria Novella.
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