Interessanti dichiarazioni, quelle rilasciate dal Ministro dei Trasporti, De Micheli, alla trasmissione televisiva Dimartedì.
Secondo De Micheli: "Le linee guida sul trasporto pubblico locale prevedono che dentro 1 metro quadrato ci stiano 5 persone, con mascherina e una validazione dei sistemi di areazione, ma è evidente che l'immagine che dà questa condizione di vicinanza, soprattutto nelle ore di punta, determina una preoccupazione nelle persone. Rispetto a questo abbiamo tentato di dare una risposta, cioè chiedere a tutti i soggetti coinvolti nella vita di una città una modificazione degli orari".
Per quanto riguarda l'occupazione dei posti a sedere, De Micheli conferma che il maggiore coefficiente nei treni regionali rispetto ai convogli AV sia per la minore permanenza a bordo, ovvero per il maggior numero di volte in cui avviene un ricambio di viaggiatori sui primi collegamenti rispetto ai secondi.
Una motivazione che, però, convince poco, sia perché come abbiamo visto diversi regionali hanno percorrenze senza sosta più lunghe di molti treni AV, sia perché De Micheli stessa ha citato un esempio fuori luogo. Forse per un lapsus ha infatti parlato di treno AV che parte da Milano con prima fermata a Firenze, quando in realtà, almeno per parecchi collegamenti, ci sono prima Reggio Emilia Mediopadana AV e Bologna.
Per quanto riguarda la proposta di Italo di effettuare i treni regionali il Ministro è stato perentorio. La richiesta viene rispedita al mittente perché non ci sono "slot" (tracce ndr) nelle stazioni di Roma e Milano, quindi i convogli fisicamente non avrebbero spazio utile essendo, a detta di De Micheli, le linee sature.