Una volta tanto vogliamo partire dalla fine della news che altrimenti finisce nel dimenticatoio.
Chi ci legge sa che siamo profondamente ecologisti, tuttavia siamo dell'opinione che se non si concorda con un'opera si devono anche proporre soluzioni alternative perché limitarsi a criticare risulta altrimenti poco credibile.
Nella giornata di oggi sono state pubblicate due note, una dal Forum H2O e una da Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
Partiamo dal Forum H2O.
"RFI vorrebbe scavare una galleria di 13 km bucando il Monte Morrone, in pieno Parco nazionale della Majella, proprio a monte delle indispensabili sorgenti del Giardino che con ben 1.100 litri al secondo riforniscono ogni giorno di acqua potabile decine di comuni della Val Pescara, Chieti e Pescara compresi.
In piena epoca di cambiamenti climatici, con l'acqua già ora razionata in decine di comuni della val Pescara, con il caso del Gran Sasso che da decenni è fonte di enormi problemi, prima con l'abbassamento di 600 metri della falda all'epoca della realizzazione delle gallerie e, fino a oggi, per la coesistenza di infrastrutture e opere di captazione idrica, evidentemente i progettisti non sono in grado di prendere atto di una cosa semplice: la Natura non può essere violentata altrimenti ne paghiamo le conseguenze.
Ammodernare e rendere efficienti i trasporti è un obiettivo condivisibile entro ambiti ben definiti, tenendo conto dei costi e dei benefici. Ci chiediamo quindi a chi possa essere venuto in mente di proporre di spendere oltre un miliardo per costruire una galleria che bucando il "serbatoio" idrico del Morrone rischia di mettere a secco per sempre 500.000 cittadini privandoli di un diritto fondamentale, quello di bere. Tra l'altro i vincoli del Parco della Majella impongono di non alterare il regime idrogeologico".
Fin qui la denuncia che potrebbe anche avere un senso, per quanto il termine "rischia" utilizzato nel comunicato già preannuncia che potrebbe anche essere infondata. Il problema però viene dopo.
"Era così difficile consultare le mappe dei punti di captazione prima di tirare fuori dal cilindro una simile proposta che sconcerta per il livello di approssimazione che non tiene conto di fatti e norme basilari?
Tra l'altro, parlando di terremoti, la nuova galleria attraverserebbe perpendicolarmente una delle faglie più pericolose d'Europa, quella del Morrone, ferma da 1850 anni e, quindi, con probabilità di attivazione che non si può certo trascurare. La presenza di faglie attive e capaci (quelle che oltre alla scuotimento possono rompere il suolo fin sulla superficie) implica vincoli pesanti per ricostruire una casetta, figurarsi per realizzare una galleria che dovrebbe durare secoli. Una faglia del genere muovendosi, a parte lo scuotimento, può provocare spostamenti di metri (con la formazione di uno scalino, per intenderci) rendendo inutilizzabile per sempre l'opera. Basta guardare quello che è accaduto alla galleria di Forche Canapine, nei pressi di Castelluccio/Norcia, con il terremoto del 2016 per capire.
Tra l'altro i problemi dei pendolari, che è la vera questione da affrontare sulla Roma-Pescara, non sarebbero certo risolti visto che sarebbero tagliati fuori centri importanti della valpescara come Popoli e Bussi. Il tutto spendendo miliardi. Mah.
Riteniamo che RFI debba ripresentarsi con progetti realmente fattibili e non con livelli di "progettazione" surreali".
Benissimo, ma quali sarebbero questi progetti? Va bene non concordare con quello proposto, ma visto che si conosce bene il territorio perché non proporre qualcosa di alternativo anziché limitarsi a dire sempre "no" in una polemica pressoché sterile?
Veniamo a Maurizio Acerbo.
"Chi scrive si è battuto da sempre per l'ammodernamento e la velocizzazione della ferrovia Pescara-Roma e nella brevissima esperienza da parlamentare si attivò con Giovanni Legnini e Pina Fasciani perché fossero stanziate adeguate risorse che poi furono destinate altrove dal governo Berlusconi. Considero dunque positivo che si dia finalmente priorità a questa opera. Però non si può fare senza un'attenta valutazione ambientale e con approssimazione".
"Mi associo al Forum H2O che fa notare come il progetto con una galleria di 13 km sotto al monte Morrone potrebbe avere un impatto devastante sulle nostre risorse idriche. Bisogna trovare soluzioni progettuali che evitino di mettere a repentaglio le sorgenti del Giardino. Siamo nel 2020 e sarebbe ora che tutti capiscano che l'ecologia non è un lusso". "Evitiamo superficialità e pressappochismo", conclude Acerbo.
Evitiamoli pure, ma la questione resta la stessa.
La Roma - Pescara è una linea disastrata, con velocità ridicole, pendenze assurde che impediscono qualsiasi traffico merci e che se rimane così è destinata a scomparire. Per contro l'autostrada che gli passa di fianco è letteralmente affollata di autobus che fanno spola tra le due città. Le compagnie che effettuano servizio sono tantissime, con più servizi al giorno.
Non piace il progetto di RFI? Benissimo, proponiamo qualcosa di alternativo e nel frattempo, piuttosto, iniziamo a scaldarci anche per l'inquinamento provocato dagli autobus che da decenni ormai hanno preso il posto del treno e che la fanno da padrona sotto il Gran Sasso. O quell'inquinamento viene considerato meno importante?
Per ultimo una considerazione che esula dal fatto specifico. Il nostro Paese dovrebbe fare pace col cervello. Si vogliono linee veloci ovunque, collegamenti tra città ovunque ma a impatto ecologico zero. Anche noi vorremmo tutte le mattine svegliarci con di fianco una modella di Victoria's Secret diversa ma abbiamo la vaga impressione che non sia possibile.