«Una linea ferroviaria di pregio, che regala la vista su un paesaggio mozzafiato, tra i vigneti e gli scorci sul Tanaro».
Questa la Asti-Alba nella percezione avuta dallo staff tecnico di RFI che martedì ha effettuato un sopralluogo sul tratto ferroviario. Coadiuvato da Dirigenti e Quadri della Direzione Territoriale Produzione di Torino di RFI, era presente all’importante sopralluogo il Direttore Generale della Fondazione FS, l’ingegner Luigi Cantamessa.
A richiedere la visita a RFI era stata proprio la Fondazione FS che, già dal 2018, ha promosso la riapertura in chiave turistica della tratta tra Neive e Nizza Monferrato e tra Asti e Castagnole delle Lanze.
Il sopralluogo tecnico, secondo quanto è stato spiegato, ha riguardato in modo particolare «il tratto tra le stazioni di Alba e Neive sulla linea Alessandria – Cavallermaggiore, chiusa al transito dei treni regionali dal 2010 a seguito di alcuni movimenti franosi che hanno interessato i dintorni della galleria “Ghersi”».
A bordo di un apposito “carrello” per la prima volta il tratto tra Neive e Alba è stato nuovamente percorso. «Gli esiti del sopralluogo odierno sono soddisfacenti e l’operato di RFI ha garantito un ottimo lavoro di mantenimento della linea: posso annunciare che a partire dal marzo 2021 la linea ferroviaria potrà essere regolarmente percorsa dai treni storici, attraverso un programma strutturato che rappresenterà un’offerta turistica importante per questi territori», ha annunciato Cantamessa.
«Il passaggio dei treni storici potrebbe riguardare non più solo eventi isolati, ma ogni weekend potremo avere convogli per i turisti che percorrono lo spettacolare territorio compreso tra Asti e Alba», ha aggiunto.
Riguardo a progetti di piste ciclabili al posto della ferrovia, ha risposto il Direttore della Fondazione FS: «Non vogliamo sentir parlare di piste ciclabili su questa linea e ci opporremo a progetti in tal senso. Ricordo che la linea, risalente al 1800 e tutelata, è “in sospensione”, ma “in esercizio”; e lo scopo della Fondazione è quello di interrompere tale sospensione. Attraverso anche le risorse del Ricovery Fund si potrà aprire ai viaggi turistici anche in ogni weekend. Si tratterà di un turismo slow, attraverso una riapertura della linea da Asti ad Alba in maniera dolce, sostenibile, che rappresenterà per le comunità del territorio una risorsa importante in chiave turistica».
Il treno storico aveva già fatto tappa a Neive nell’ambito del programma di eventi dei due anni passati. La riapertura della ferrovia in direzione di Alba consentirà di apprezzare splendidi scorci tra i vigneti e il fiume nel percorso che, dopo Neive, prosegue per Barbaresco e poi Alba, percorrendo quattro gallerie: la Ghersi, lunga poco più di un chilometro, la Rabaglià, la Rinaldi e la Como.
E per accogliere al meglio i turisti saranno disponibili appositi carri per il trasporto delle biciclette, ottenuti dagli ex carri postali, e carri bagagli, da impiegare senza sovrattasse, per depositare eventuali acquisti effettuati nelle tappe del viaggio.
Ma vale la pena ricordare che «la linea è assolutamente adatta per i treni storici così come per convogli per il trasporto quotidiano di persone, ma anche per il trasporto merci».
«In questo momento siamo soli nel progetto di riapertura della linea – ha sottolineato Cantamessa – Speriamo di poter avere l’appoggio della Regione. Ho incontrato nei giorni scorsi il vicepresidente Fabio Carosso e il dialogo mi è sembrato molto positivo».