E alla fine, forse, sta prevalendo il buonsenso, o forse la determinazione.
Fatto sta che è stato approvato il progetto definitivo del raddoppio ferroviario Termoli-Lesina, in particolare del secondo e terzo lotto, quelli che interessano il Molise per il tratto Termoli-Campomarino (Lotto 2) e Campomarino-Ripalta (Lotto 3). In esso non ci sarebbe nessuna traccia, almeno al momento, delle compensazioni chieste dal Comune di Termoli.
Sembra invece facilmente superabile l'ultimo dei problemi intercorsi nei giorni passati, il no della commissione di Valutazione di impatto ambientale. Il Ministero dell’Ambiente ha chiesto ulteriori approfondimenti sull’impatto ambientale dell’intervento e, in particolare sul monitoraggio avifaunistico della zona.
Secondo la commissione che ha dato parere negativo a maggioranza, la realizzazione dell’opera metterebbe a rischio la nidificazione di alcuni uccelli sul litorale fra Puglia e Molise. Si tratta però come detto di un problema risolvibile, perché non sarebbe affatto detto che il doppio binario potrebbe avere un effetto devastante sulle nidificazione, ma solo che non c’è ancora uno studio che accerti eventuali rischi.
Secondo le ultime indicazioni l'opera potrebbe adesso subire anche una forte e inattesa accelerata, al punto che la gara d’appalto dovrebbe essere messa in piedi in pochi mesi, entro un anno al massimo con fine dei lavori fissata al 2026.
Il progetto definitivo fa intanto chiarezza sugli interventi che RFI mette in cantiere e si vede già chiaramente che non ci sarà alcuno spostamento della stazione di Termoli. Lo stesso progetto non prevede l’ampliamento della sede ferroviaria lato mare per il raddoppio ma l’utilizzo della linea per il capoluogo, come richiesto proprio dal Comune di Termoli. Il binario andrà corretto e rinnovato oltre che spostato, in modo tale da mantenere la distanza di 4 metri dal binario attualmente esistente.
Dopo questa modifica che copre lunghezza di circa 2,4 km, ci sarà la realizzazione di una nuova linea a doppio binario in variante rispetto al tracciato attuale. Venti km di linea che prevedono, fra le altre cose, il passaggio più all’interno nella zona di Campomarino. Come previsto la cittadina molisana e quella confinante pugliese di Chieuti perderanno le loro attuali stazioni per avere un solo impianto a metà strada.
La dismissione della linea storica e l’abbandono con soppressione delle stazioni attualmente esistenti di Campomarino e Chieuti porteranno quindi alla realizzazione di una nuova fermata a Campomarino, localizzata a sud del centro abitato.
In cantiere anche l’edificazione di un fabbricato di stazione collegato tramite un sovrappasso con marciapiedi di fermata e un’area di parcheggio con capolinea per il servizio autobus. Sempre in territorio di Campomarino è prevista anche la realizzazione di una piccola galleria.
Infine per poco più di 200 metri il Lotto 2 e 3 del raddoppio ferroviario prevedono l’ampliamento della sede esistente sul lato monte per la realizzazione del binario di raddoppio con l’allaccio al doppio binario in fase di costruzione per il primo Lotto funzionale.


