Gli mancavano giusto gli uccelli, ora attendiamo solo l'invasione delle cavallette.
La commissione Via-Vas del Ministero dell'Ambiente ha dato parere negativo alla compatibilità ambientale al progetto di RFI sul raddoppio della linea Adriatica Bologna-Bari, in particolare il secondo e terzo lotto del tratto Termoli-Ripalta. Il Ministero va comunque avanti e dichiara chiuso il procedimento approvando il progetto definitivo.
Lo rende noto la Gazzetta del Mezzogiorno.
Le osservazioni degli esperti del Ministero, riguardano, tra l'altro, il pericolo che i rumori del cantiere potrebbero arrecare all'avifauna con particolare riferimento ad alcune categorie di uccelli. Di qui la necessità di procedere «nella Valutazione "appropriata” e nella definizione di opere di compensazione quali la rinaturalizzazione di nuove aree o il management degli habitat, interventi da strutturare tenendo in considerazione l'impatto generale dell'opera nel suo complesso, interventi che potrebbero in parte contenere gli impatti sull'Avifauna».
Ricordiamo che dopo l'apertura della Galleria dei Frentani a Ortona, i 32 chilometri tra Termoli e Lesina sono l’ultimo tratto a singolo binario della linea Adriatica e rappresentano la principale strozzatura ferroviaria del Mezzogiorno.
Il rischio ora è che, alla vigilia della fase esecutiva dell'opera, si possa registrare un battuta di arresto anche se, come già, con atto del 18 giugno scorso il Ministero ha preso atto delle risultanze dei lavori e ha dichiarato chiuso il procedimento con un decreto direttoriale.


