Come abbiamo ampiamente documentato la pandemia ha frenato l'Alta Velocità in Iitalia.

Per quanto il futuro sia ancora incerto, secondo le riaperture della "Fase 2" i treni potrebbero rimettersi a regime già da lunedì 4. Purtroppo però, come fa notare Il Messaggero, tra le limitazioni imposte per la ripresa, c'è la circolazione in ambito regionale e l'Alta Velocità taglia i confini delle regioni.

A questa che è già una problematica insormontabile, si aggiungono le altre misure di protezione, come gli ingressi differenziati tra chi sale e chi scende dal treno, posti contingentati al 50%, flussi differenti nelle stazioni dove ci saranno termoscanner per entrare, acquisto biglietti via web in modo da non creare assembramenti alle biglietterie.

Si tratta di ulteriori barriere che rallentano il traffico e costringono i viaggiatori ad organizzarsi con largo anticipo rispetto alla partenza ma che mettono anche a dura prova le compagnie ferroviarie.

Per arginare il problema contagi si sta valutando di sistemare plexiglass tra le file delle varie carrozze, ma nonostante questo "finché non saranno consentiti di nuovo gli spostamenti interregionali, Italo non ha l'opportunità di ripartire", dice l'AD Gianbattista La Rocca, "perché abbiamo una fermata per regione".

Una ripresa molto graduale sia per Trenitalia che per Italo potrebbe esserci dal 18 al 23 maggio. Secondo il quotidiano romano, Italo potrebbe inserire cinque servizi commerciali sulle tratte Torino-Milano-Napoli, Salerno-Verona-Bolzano, Napoli-Venezia ma non sulla Milano-Venezia. In ogni caso, in funzione delle misure che saranno adottate nei prossimi giorni, sarà deciso come proseguire.

Di sicuro il sistema dell'Alta Velocità subirà ancora limitazioni dell'offerta, con ulteriori conseguenze sui conti delle due società. "Abbiamo richiesto al governo la riduzione del pedaggio che è condizione necessaria per rendere sostenibile il libero mercato ferroviario - ha proseguito La Rocca - abbiamo in corso interlocuzioni positive".

Per quanto riguarda il resto dei collegamenti, per il traffico internazionale si parla di soppressione almeno fino al 24 maggio con altri treni che già ora non sono previsti prima del 31 maggio. Ma al momento siamo ancora nel campo delle ipotesi. 

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