Si allenta la morsa del Coronavirus sui treni italiani.

A partire dal 4 maggio, il 53% dei treni dell'Umbria tornerà a viaggiare. Tra loro non ci saranno Intercity ma almeno per ora solo convogli Regionali e Interregionali.

Con questa metà circa dei convogli, dovrebbero riuscire a muoversi circa il 30% dell’utenza “normale”, il che, considerando la chiusura di uffici, scuole e università, dovrebbe essere sufficiente.

La comunicazione arriva dall’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche dopo un incontro con Trenitalia: «Abbiamo stabilito di tenere aperto un collegamento costante - spiega Melasecche - e siamo pronti a valutare eventuali criticità, in caso di necessità legate a maggiore domanda potranno essere attivati convogli nell’arco di 24 ore».

La Regione Umbria preparerà un’ordinanza specifica che sarà operativa dal 4 maggio fino al 18, che poi potrà essere replicata fino al 13 giugno - il terzo step del calendario delle ripartenze - oppure modificata. In un passaggio successivo, a un mese dalla riapertura, si stima di riavere sui binari due convogli su tre per servire il 50% dell’utenza.

L’elenco nero su bianco dei convogli interessati sarà nell’ordinanza che la Regione pubblicherà nei prossimi giorni con il grosso dei collegamenti che avverrà su Roma oltre che all’interno del territorio regionale.

Per far rispettare le distanze di sicurezza, come previsto dalle disposizioni emanate dal MIT, saranno sistemati dei marker sui sedili che dovranno restare vuoti, mentre sarà compito della polizia ferroviaria controllare i passeggeri che saliranno e scenderanno affinché mantengano sempre un metro di distanziamento.

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