È stato presentato ieri in commissione comunale il progetto riguardante l’area situata davanti alla Stazione Tiburtina.

Dopo l’abbattimento in corso della Tangenziale sopraelevata, il Comune, invece di una piazza pedonale e uno spazio verde come richiesto da ambientalisti e residenti, progetta di far rinascere una nuova strada a raso per le auto e il traffico veicolare, abbattendo inoltre il bosco urbano composto da 50 tra Olmi, Pini e altre alberature. Ferma l’opposizione al progetto di Legambiente Lazio.

“Il Comune di Roma con questo progetto, dimostra di preferire nuovo asfalto e macchine a una nuova area pedonale – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -.

Il bel lavoro di abbattimento della Tangenziale era e doveva continuare a essere opportunità di trasformazione positiva e a misuro d’uomo di un posto incredibilmente importante per il quartiere e l’intera Capitale, sarebbe potuto diventare esempio di rigenerazione urbana in chiave sostenibile che avrebbe risarcito gli abitanti da decenni di traffico, inquinamento e caos e ricucito interi quartieri della zona con percorsi pedonali, ciclabili, verde e un bosco per abbattere i rumori del traffico ferroviario.

Poteva partire da qui un’idea nuova di città, incardinata nel rivitalizzare una zona di Roma, mettendo al centro le esigenze delle persone e non quella delle auto, e invece è l’ennesima occasione persa di rigenerazione ambientale, e ancor peggio si perderanno anche altri alberi romani, in una continua strage alla faccia di progetti di resilienza e adattamento della città ai mutamenti climatici in atto.

Siamo al fianco dei cittadini del quartiere che da tempo chiedono che lì sorga una piazza e uno spazio pubblico fruibile a piedi; peraltro quello che è il primo luogo in uscita, dal nuovo enorme hub ferroviario della Tiburtina, dove si concentrerà gran parte del traffico, tra treni regionali e ad alta velocità, dovrebbe essere verde, accogliente, fruibile, a misura d’uomo e di bambino e non l’ennesima, inutile striscia di asfalto”.

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