Non c'erano mai stati dubbi, ma ora arriva la conferma.

Dalla chiamata all’arrivo sul posto in 20 minuti. Sono questi i tempi dei soccorsi prestati alle persone coinvolte nel deragliamento del Frecciarossa 9595 dello scorso giovedì 6 febbraio. A riferirli è il direttore generale dell’Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) lombarda, Alberto Zoli.
“L’intervento era in una zona di campagna. Un chilometro più in là saremmo arrivati solo in elicottero”. “In 20 minuti dal momento della chiamata” al Nue 112 “i primi mezzi di soccorso erano sul posto. Contestualmente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco. In meno di 30 minuti eravamo lì con 2 elicotteri, 12 ambulanze, 3-4 mezzi di soccorso avanzato, un pulmino da una decina di posti per evacuare i feriti lievi”.

Il Nue 112, riflette Zoli, permette un maggior coordinamento fra le forze deputate a intervenire in situazioni di emergenza come quella, per esempio, di un incidente ferroviario. “È fondamentale per un intervento in contemporanea e in sinergia e per una comunicazione immediata. Lo stesso era successo anche nel caso del disastro ferroviario di Pioltello (Milano) nel 2018”. Con l’alta velocità, poi, la sfida è di “mettere in collegamento anche i soccorsi” e garantire alta velocità anche negli interventi di emergenza. “È come avere a che fare con un aereo”, conclude.

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