Da qualche giorno è cambiato l’orario di partenza del Frecciabianca 8851 di Trenitalia; l’unico utile a raggiungere Roma di prima mattina.
Ora l’arrivo del convoglio alla stazione di Pesaro è stato infatti spostato dalle 6.58 alle 7.16 con ripartenza alle 7.18 rispetto alle 7.00 di prima. Un ritardo di 18 minuti che sposta l’orario di arrivo a Roma Termini alle 10.57. Troppo tardi per arrivare in tempo a qualsiasi riunione, convegno, visita o appuntamento fissato nella mattinata. Stessa cosa dicasi per gli altri marchigiani e per le successive fermate nelle stazioni lungo il percorso, che subiscono lo stesso tipo di ritardo.
“Ancora una volta – dice il presidente della CNA di Pesaro e Urbino, Alberto Barilari – Trenitalia mortifica le esigenze degli utenti pesaresi e marchigiani, penalizzati storicamente per l’assenza di infrastrutture nei collegamenti con la Capitale. Tutto questo mentre si cerca di scoraggiare in tutti i modi l’uso dell’auto, soprattutto in direzione delle grandi città con i ben noti problemi legati al traffico, allo smog e alle polveri sottili”.
“Si tratta di uno spostamento di orario a dir poco incomprensibile – rincara il segretario provinciale della CNA, Moreno Bordoni – deciso come sempre in maniera unilaterale e che è stato applicato senza annunci né preavvisi e di sorta. Uno spostamento che ha sollevato la protesta di molti utenti di quella linea e che già ora sta provocando disagi per tutta la comunità marchigiana: cittadini, studenti, imprenditori”.
“Se anche volessimo considerare la puntualità dell’arrivo a Termini (alle 10.57) – spiegano Barilari e Bordoni – come si fa a raggiungere qualsiasi punto della Capitale a quell'ora con il traffico e i ben noti ingorghi del traffico romano? Anche volendo considerare l’uso dei mezzi pubblici (metro, bus), raggiungere il centro significa come minimo impiegare altri 30 minuti. Ed arrivare a qualsiasi riunione, convegno, appuntamento dopo le 11.30 11.45, significa averlo perso così come tutta la mattinata”.
L’unica alternativa, se di alternativa si può parlare, è quella di partire da Pesaro alle 5 del mattino, oppure, come sembrerebbe negli orientamenti di Trenitalia, dirottare i passeggeri delle Marche sulla tratta Bologna-Roma favorendo di fatto l’uso dell’Alta Velocità che ha però un costo maggiore.
“La CNA di Pesaro e Urbino invita per questo sindaci, politici e amministratori ad adoperarsi per costringere Trenitalia a rivedere al più presto l’orario del Frecciabianca 8851 Ravenna-Roma Termini”.