Diminuiscono gli incidenti ferroviari nell’Unione Europea.
Tra il 2010 e il 2018 si sono infatti ridotti del 25% anche se il numero di eventi, anche con esiti fatali, resta comunque piuttosto elevato. Nel dettaglio sono 1.721 i casi registrati alla fine del 2018 (-571 rispetto a dieci anni prima, e -127 rispetto al 2017) con la Germania sorprendentemente (ma nemmeno troppo) in testa con il maggior numero di incidenti (302), complice una rete che risulta molto moderna in certe zone del paese e molto meno in altre dove ancora l'esercizio è regolato dai segnali ad ala.
Eurostat, nei dati che ha diramato oggi, sottolinea che questi numeri non sono dovuti tuttavia a problemi di sicurezza dei treni o della rete ferroviaria. Più della metà degli incidenti, infatti (57%, per 973 casi registrati nel 2018) riguarda persone travolte dai treni mentre attraversavano i binari o camminavano lungo la massicciata senza autorizzazione.
Il secondo motivo di incidenti, nel 2018, risulta invece legato all'annosa questione dei passaggi a livello, spesso non rispettati o più raramente mal funzionanti. Sono ben 446 i problemi legati agli incroci con le linee ferroviarie, che rappresentano un quarto del totale degli incidenti (26%).
Negli ultimi tre anni, però, è anche cresciuto il numero di collisioni tra convogli. In tutto il continente si è passati dai 104 incidenti del 2016, ai 114 del 2017, fino ad arrivare ai 120 del 2018. La Germania anche in questo caso è il Paese dell’UE col più elevato numeri di scontri, ben 40. Segue la Spagna con 14, mentre in Italia si sono registrati sei scontri che sono comunque +4 rispetto al 2017.
Diminuiscono invece i deragliamenti, sia su scala annua (-23 casi in tutta l’UE tra 2017 e 2018, per un totale di 75 incidenti), sia su scala decennale (-20 casi in tutta l’UE tra 2010 e 2018). In questo caso la maglia nera spetta a Italia, Spagna e Ungheria che si collocano al primo posto nell’UE (otto casi ciascuno nel 2018).
A proposito del nostro Paese: se nell’UE il fenomeno degli incidenti ferroviari diminuisce, dal 2015 invece in Italia la situazione peggiora.
Si è passati da 97 a 109 incidenti, dato sempre cresciuto nell’ultimo quadriennio (97 nel 2015, 99 nel 2016, 104 nel 2017, fino al nuovo picco del 2018).