Lieto fine per la difficile vicenda degli operai di CAF Italia.

L'azienda, con casa madre in Spagna, il 25 ottobre 2019 aveva fatto partire un licenziamento collettivo per 233 lavoratori, 61 dei quali particolarmente a rischio.

Il 16 gennaio, in un incontro al ministero del Lavoro, è arrivata la svolta. Fim e Uilm hanno siglato un accordo che - spiegano i sindacati - "chiude la drammatica vertenza iniziata all’atto dell’avvio della procedura di licenziamenti collettivi per 233 lavoratori".

"È stato necessario - chiariscono le sigle - firmare un accordo articolato di gestione della rotazione e delle trasferte dei lavoratori presso i cantieri attivi e con esigenza di personale, per evitare il trasferimento coatto senza alcuna tutela economica".

Così, i lavoratori dell'impianto di Milano Martesana sono salvi. Stando a quanto viene reso noto dal sito web MilanoToday, ventinove saranno destinati alla manutenzione degli Intercity nello stesso impianto e altri quattro saranno spostati al "Progetto Garanzia Loco E.401". Cinque invece dovranno spostarsi a Cervignano per partecipare al "Progetto Modifiche Civity" e altri diciannove prenderanno parte al "Progetto antincendio" alla sede di Verona. 

I sindacati hanno anche strappato una promessa a CAF Italia: in caso di nuove commesse, i primi lavoratori a essere chiamati a Milano saranno proprio quelli che erano in esubero. Gli stessi che rischiavano di essere licenziati senza aver lavorato neanche un giorno.

Chissà se si occuperanno loro della trasformazione delle E.402B monocabina?

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