Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop”! La rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.
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Partiamo!
TOP - Il treno Rock
Lo abbiamo osservato fin da quando era solo un mock-up, lo abbiamo studiato a fondo, lo abbiamo atteso addirittura con un count-down sul nostro sito: ora è arrivato. Il treno Rock è ufficialmente entrato in servizio regolare sulla rete RFI.
A dire il vero, sarà il tempo e il normale esercizio commerciale a svelare se si tratta di un vero top, ma già il fatto che Trenitalia abbia portato avanti e ultimato la sua commessa - insieme ad Hitachi Rail che ha fisicamente costruito il treno - è una splendida notizia.
Il treno, bisogna dirlo, promette bene: innanzitutto non è brutto e, considerando gli sciagurati design che si trovano in giro oggigiorno, questo non è poco.
Il primo "feudo" dei Rock è e sarà l'Emilia Romagna, dove troveranno casa i primi 39 convogli. Più avanti arriveranno anche i Pop, ma di questo parleremo in seguito.
Quel che è certo è che Trenitalia si dota di un nuovo treno, che svecchierà notevolmente il parco rotabile italiano. I pendolari ringraziano. Top!
FLOP - Trenino Verde in Sardegna
Che peccato. A dire il vero, ci era sembrato un po' ottimistico il piano di rilancio del Trenino Verde in Sardegna, ma avevamo comunque fiducia. E invece... l'investimento di 10 milioni di euro annunciato a dicembre per rilanciare il Trenino Verde in Sardegna è rimasto lettera morta.
Come spesso accade in questi casi: parole, parole, parole. Ma di novità, attorno al Trenino Verde, neppure l'ombra e quindi nessun cambiamento anche da un punto turistico per quello che sarebbe un incredibile volano economico per l'Isola, in particolar modo quella interna.
E invece l’ARST “assieme alla Regione Autonoma della Sardegna, agli Enti Locali e agli Operatore Turistici, sta definendo il calendario 2019 del Trenino Verde”, di fatto - come dicono i consiglieri del Gruppo M5S Roberto Li Gioi e Michele Ciusa - dichiarando l’assenza di una programmazione per la stagione turistica alle porte”.
È un peccato: 10 milioni di euro non sono pochi, ma lasciare al suo destino una ferrovia storica e affascinante come quella a scartamento ridotto sarda, in odore di abbandono, è davvero triste. Per noi è Flop.


