Lo scontro frontale tra due treni regionali avvenuta nell'aprile del 2016 nei pressi di Corcapolo, che aveva provocato il ferimento leggero di cinque persone, è stata causata da un errato intervento sul sistema di sicurezza.
Questo è quello che emerge dal rapporto finale del Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) pubblicato nella mattinata di oggi.
L'incidente ferroviario si era verificato poco dopo le 8.30 su una tratta aperta tra le due stazioni della ferrovia Domodossola-Locarno. Quella mattina erano in corso lavori sulla linea e stando a SISI, «quando è stato effettuato l'intervento sul sistema di sicurezza, non era stata chiarita precedentemente la posizione dei treni e non era stato commutato l'impianto sul funzionamento locale da parte del capomovimento».
In conseguenza di questo, «il sistema automatico dell'apparato centrale, a causa dell'impostazione manuale (...) errata, impostava il segnale di uscita a Corcapolo su "via libera", lasciando così transitare un treno su un tratto di linea sul quale era già in viaggio, in direzione opposta, un altro convoglio», viene riportato sul rapporto. Il fatto che i due segnali fossero a via libera nelle due direzioni ha quindi provocato l'inevitabile scontro frontale.
Stando al report, il fatto poi che non essendo alcuno dotato di una radio ricetrasmittente e che una volta accortosi del pericolo nessuno abbia potuto comunicare ai macchinisti di fermarsi, non è stata la causa del sinistro, ma non ha neppure consentito di evitarlo.
Una volta constatato che di due treni circolavano sullo stesso binario a una velocità di 30 chilometri orari, i due macchinisti avevano tentato invano di frenare.


