Come avevamo anticipato tempo fa, è stata sbloccata ufficialmente la commessa per 14 treni Zefiro 1000.
Trenitalia, in base ad una precedente gara, ha previsto di affidare la stessa per il 60% alla Hitachi e per il 40% a Bombardier Transportation.
Si tratta di una notizia che sindacati e lavoratori attendevano da tempo, anche perché l’alta velocità per il gruppo canadese rappresenta una funzione essenziale per mantenere in esercizio il sito produttivo di Vado e la funzioni operations.
Afferma Andrea Mandraccia (FIOM-CGIL): "Per quanto concerne i livelli della produzione con relativi carichi di lavoro le due aziende, da quanto ci risulta, sono libere di stabilire una differente percentuale di attività, cosa che potrebbe portare a Bombardier una quota maggiore di produzione".
“È chiaro che, dato il contesto attuale in cui Bombardier ha individuato l’alta velocità come produzione essenziale per il mantenimento del sito e particolarmente della funzione operations, dal nostro punto di vista tutto il carico di lavoro generato dalla nuova commessa deve integralmente ricadere sul sito di Vado Ligure.
Pertanto è necessario che vengano posti vincoli precisi in termini sia di ricadute produttive ed occupazionali che di garanzie circa il futuro assetto del sito, con riferimento tanto alla salvaguardia dell’integrità dello stesso quanto alle garanzie circa la solidità del partner industriale che Bombardier sta ricercando” aggiunge l’esponente sindacale.


