Business Insider Italia ha potuto visionare in esclusiva il consuntivo segreto sulla produzione ferroviaria del 2018 e dei primi quattro mesi del 2019 compilato da Trenord.
Un insieme di dati che fotografano ritardi, soppressioni e mancati guadagni. Il report si conclude poi con la tabella dei “mancati introiti” causa soppressioni che per il 2018 riporta la cifra monstre di 179.305.335 euro.
Il giornale, nel suo report, parte con i ritardi. Secondo il Contratto di servizio sottoscritto tra Regione e Trenord, si considerano in orario tutti i treni giunti entro i 5 minuti dall’orario previsto.
Inoltre, sempre in base al Contratto, Trenord si era “impegnata a perseguire i seguenti obiettivi di qualità per ogni anno di vigenza contrattuale: 92,7% per il 2015, 93% per il 2016; 94% per il 2017 e 95% dal 2018”. Quindi, per il 2018 la società si era vincolata a far arrivare il 95% dei treni entro i 5 minuti.
Da quanto testimonia il report, però, nel suo mese migliore del 2018, cioè gennaio, è riuscita a raggiungere solo l’89%.
Per il resto sono stati tutti mesi difficili, come febbraio 2019, quando l’indice è precipitato al 66,75%, per scendere ulteriormente a marzo, con il 66,59%. Nel secondo trimestre dell’anno la situazione è leggermente migliorata (86% aprile, 84% maggio), ma poi è tornata a peggiorare a giugno (68,85%), per poi livellarsi su una media compresa tra il 73% e il 78%.
E anche il 2019 non starebbe andando meglio, visto che la media dei primi quattro mesi è stata del 79% (89,6% a gennaio, 63,65 a febbraio, 85,74 a marzo e 80,23 ad aprile).
Oltre ai ritardi, sempre secondo Business Insider Italia, a rendere la vita dei pendolari complicata ci sarebbero anche le soppressioni totali e parziali dei convogli.
A marzo 2018, per esempio, è stato soppresso totalmente o parzialmente 1 treno su 12, a luglio 1 su 10. Il picco si è però registrato ad agosto, quando su 69.936 treni fatti, ne sono stati soppressi 5.642.
Nell’arco dell’intero anno, su 725.953 convogli effettuati, le soppressioni totali o parziali sono state ben 43.031. Nei primi tre mesi del 2019, invece, sui 250.113 treni effettuati, non ne sono mai arrivati a destinazione 12.879.
Va detto a chiare lettere che non tutti i treni soppressi sono diretta responsabilità di Trenord. A volte sono presenti problematiche sulla rete, a volte i problemi vengono causati dagli scioperi o dal maltempo e anche il crescente numero dei suicidi provoca il blocco per ore della circolazione imponendo ritardi e cancellazioni.
Di fatto, però, pur tenendo conto di tutti i fenomeni precedenti, in cui ripetiamo Trenord non ha responsabilità, la situazione certificata dal report pubblicato da Business Insider Italia, è ben lontana dal 95% preventivato nel Contratto.
Parlando di costi, per convenzione Trenord e Trenitalia li calcolano attribuendo a ogni sedile rimasto vuoto un valore medio di circa 16 euro. È così che gli oltre 43 mila convogli soppressi nel 2018 hanno generato 10.073.333 posti non venduti, i quali, a loro volta, si sono tradotti una perdita potenziale di 179.305.335 di euro. Da dividere equamente tra i soci paritari, Regione Lombardia e Trenitalia, ovvero 89.652.667 euro a testa.
Nei primi quattro mesi del 2019 le cose sono andate un po' meglio, considerando che i posti non venduti sono stati 1.297.898, per un mancato introito pari a 23.102584 euro.
A fronte di tutto questo, bisogna però anche dire con onestà che la compagnia sta facendo molto per migliorare la situazione, anche se, come ovvio, nulla può essere risolto nel brevissimo tempo.
Ci sono però ben 176 nuovi treni in arrivo che abbasseranno notevolmente l'età media dei convogli e sicuramente permetteranno di offrire un servizio migliore in tutta la regione. Tra l'altro, come abbiamo più volte scritto, i primi arriveranno in anticipo rispetto a quanto preventivato, il prossimo novembre 2019 e non a maggio 2020 come precedentemente annunciato.
Per farla breve, è vero che la situazione è ancora abbastanza complicata sui binari lombardi, ma è altrettanto vero che molto si sta facendo per migliorare la vita dei pendolari nel più breve tempo possibile.
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