Attraverso la controllata Combiconnect, il colosso svizzero del trasporto intermodale Hupac si è aggiudicato, le quote azionarie messe in vendita da Finpiemonte partecipazioni (30,06%) e da Sito (13,8%) in Cim, immobiliare a cui fa capo il centro interportuale merci di Novara.
Hupac consolida così la propria posizione nel nostro Paese, dove è già presente con i poli di Busto Arsizio, in provincia di Varese, Piacenza e Pordenone. Novara è il centro intermodale più importante per la società perché è un terminal “core” strada-rotaia che permette di gestire l’interscambio dei carri merci con pianale ribassato impiegati per trasportare i semirimorchi dei Tir.
Dal punto di vista geografico poi il capoluogo piemontese è l’unico incrocio tra i corridoio 5, che collega Lisbona a Kiev, e il corridoio 24 Genova – Rotterdam, oltre a rappresentare il terminale naturale della linea merci con il Nord Europa che utilizza, passando dalla Svizzera, il valico del Sempione e riceve parte delle merci che passano dal Gottardo.
Ieri mattina davanti a un notaio è avvenuta l’apertura delle buste e l’offerta di Combiconnect, di poco superiore ai 17,5 milioni di euro contro una base d’asta di 17,4 milioni, è risultata vincente.
“La collaborazione tra Hupac e il terminal di Novara ha radici storiche - fanno sapere dalla società elvetica -. Novara è strategico per i collegamenti attraverso la Svizzera, ma anche per i traffici sull’asse Francia/Italia. Abbiamo pertanto un interesse strategico a sviluppare questo importante polo intermodale, insieme ai nostri partner, fedeli alla nostra strategia “moving together””.
L’articolo integrale sull’edizione on line de Il Sole 24 Ore.


