La nascita del Segmento Elettrotreni in seno a Fondazione FS Italiane, potrebbe finalmente andare a colmare, almeno in parte, una lacuna nell'offerta dei treni storici.
Ci riferiamo al fatto che la città di Roma, la Capitale d'Italia, sia allo stato attuale quasi del tutto tagliata fuori da qualsiasi iniziativa della Fondazione, se si escludono alcuni treni che vengono effettuati in maniera del tutto sporadica.
Si tratta di treni molto interessanti, come l'ultimo di collegamento con Sulmona e quindi con Roccaraso, ma sono, per l'appunto, iniziative isolate, senza una calendarizzazione precisa, con alcuni viaggi che vengono tramandati a mezza bocca e con pochissimo preavviso.
Una situazione non più sostenibile se si pensa a quanti siti ci siano in Italia interessati dai treni storici. Basti pensare ai collegamenti afferenti Napoli, con Pietrarsa, Pompei e Paestum ma anche il Sannio, Caserta, per non parlare della Toscana col Treno Natura o della Lombardia che, tra l'altro, è stata protagonista di recente di un Porte Aperte a Milano di due giorni.
Ma non mancano anche altri esempi "virtuosi", come Pistoia, La Spezia, Trieste e il Friuli Venezia Giulia tutto o il Piemonte che ha appena stilato un calendario che contempla 33 eventi, senza dimenticare la attivissima Sicilia.
Vediamo di essere chiari, se la situazione è questa una buona parte della responsabilità la ha anche la società civile romana, gran parte della quale molto "svogliata" e poco propensa alle iniziative e in questo non lanciamo il sasso nascondendo la mano nemmeno noi che in passato abbiamo partecipato a numerose proposte ma che da qualche anno a questa parte non riusciamo a tornare ad essere parte attiva del discorso, forse anche per mancanza di un interlocutore "fisico" con cui dialogare e costruire un progetto credibile.
L'elemento curioso di tutto il discorso è che Roma è sinonimo di turismo, quindi qualsiasi iniziativa, purché ben organizzata, avrebbe, probabilmente, basi solide su cui poggiare. E se non si volesse per forza puntare sulla Capitale, l'intero Lazio è costellato di bellezze che vale la pena visitare.
Pensiamo alle necropoli di Tarquinia e di Cerveteri (Treni e archeologia: la Ferrovia Tirrenica e la Necropoli di Cerveteri) o allo splendido Lago di Bracciano, a Castel Gandolfo (ma in generale ai Castelli tutti) o a Tivoli con Villa d'Este e Villa Adriana.
E ancora i Giardini di Ninfa, vicino Latina, il Circeo vicino Terracina, il Parco dei Mostri a Bomarzo o l'Abbazia di Montecassino, tanto per citarne qualcuna.
Insomma una città con un'aera metropolitana di oltre 4 milioni di abitanti dovrebbe essere presa maggiormente in considerazione per il turismo ferroviario, con iniziative che, in considerazione della quantità di popolazione e del fatto di essere già di per sé una attrattiva mondiale, difficilmente andrebbero deserte.
Non sappiamo se il Segmento ETR sia la soluzione giusta, certamente è un'idea che ci piace e che sponsorizzeremo, quel che è certo è che per la Capitale d'Italia è il momento di fare davvero di più, e i romani, noi inclusi, devono mettersi in testa di essere parte attiva di questo cambiamento.


