Per il momento l’Italia non corre il rischio di dovere restituire i fondi europei stanziati per la TAV Torino-Lione.

E tuttavia la Commissione Ue spinge per un esito positivo, e se possibile rapido, delle consultazioni del nostro governo con la Francia. La rassicurazione sui fondi arriva dalla Commissaria per i Trasporti Violeta Bulc, dopo l’incontro, a Bruxelles, con le ‘madamin’ del comitato ‘Sì Torino va avanti’, promotrici, con l’associazione ‘Sì TAV sì lavoro’, della marcia di sabato prossimo nel centro del capoluogo piemontese.

“Il mio messaggio – ha spiegato Bulc – è stato molto chiaro: anche per il 2021-2027 le priorità resteranno le modalità di trasporto meno inquinanti, come le ferrovie”. La commissaria ha ammesso che, “per il momento” il progetto della TAV “sta rispettando i requisiti” per ottenere i finanziamenti “e speriamo continui così”. Rimane però l’incognita dell’esito dell’incontro tra Italia e Francia.

Intanto a Torino sabato prossimo tornerà in piazza chi vuole la TAV: la terza manifestazione organizzata dai comitati civici, dopo quella a cui presero parte 30 mila persone il 10 novembre e il flash mob del 9 marzo, una catena umana con un migliaio di partecipanti, è una marcia, con raduno in piazza Vittorio Veneto e chiusura in piazza Castello, nello stesso punto della prima manifestazione.

Alla marcia parteciperanno i comitati civici, sindacati, associazioni di imprese e di categoria per un totale di 46 sigle. “E’ una manifestazione aperta a tutti – afferma Domenico Lo Bianco, segretario della Cisl Torino-Canavese – perché l’impegno per lo sviluppo e la crescita del Paese non si misura con l’appartenenza politica”.

In piazza hanno annunciato la loro presenza esponenti del Pd, mentre non ci saranno esponenti né della Lega né di Forza Italia.

“È una loro scelta – commenta il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, atteso tra i manifestanti – ma se si pensa che sulla TAV sia tutto risolto, è un errore. I problemi sono rimasti quelli di un mese fa, solo sono stati rinviati a dopo le elezioni, aumentando il rischio che l’opera venga messa in discussione”.

Le ‘madamin’ hanno invitato la commissaria Bulc, che non ci sarà: “Ma ci ha dato il suo sostegno – dice Patrizia Ghiazza – ricordandoci che la Ue sta programmando il 70% degli investimenti nei trasporti alle ferrovie”.

Il motivo conduttore della marcia Sì TAV “sarà per l’Europa”, aggiunge un’altra ‘madamin’, Giovanna Giordano: “Ci sono già molte adesioni da fuori Piemonte, da Milano, Genova, Roma, dalle regioni del sud, tutte persone unite nel capire quanto essenziale sia la TAV Torino-Lione”.

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