L'obiettivo è collegare Milano e Venezia in poco più di un'ora, proseguendo sul collegamento della linea ad Alta Velocità fra Brescia e Padova.
Così Gianfranco Battisti, Amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, intervenendo alla giornata inaugurale di Città Impresa, Festival dei territori industriali e luogo di dibattito internazionale sulle questioni chiave dell’economia e della società contemporanee in corso a Vicenza.
“Su questa infrastruttura andiamo avanti, contiamo di completarla entro il 2026”, ha proseguito l’AD, sottolineando che “cambierà tutto, perché si intercetteranno i grandi corridoi europei, e questo vuol dire rimanere connessi anche con un sistema di relazioni trasfrontaliere”, sottolineando l’importanza di “mettere in rete gli aeroporti di Milano Malpensa e Venezia con un collegamento AV”.
Parlando del nuovo Piano industriale che sarà presentato nelle prossime settimane, Battisti ha ricordato che questo “metterà al centro la persona, sia quella che viaggia, sia quella che lavora all'interno del Gruppo. Partendo dalle persone, infatti, noi abbiamo riportato la centralità sui pendolari che subiscono un deficit sull'offerta, quindi dobbiamo ripartire da lì”.
“A Verona il Gruppo FS Italiane svilupperà un grande intervento di riqualificazione di un proprio asset, un’area che in passato gestiva lo scalo merci, per creare, con il Comune, la nuova area verde Central Park. Si tratta di un investimento di riqualificazione di circa 50 milioni e dobbiamo chiuderlo dal punto di vista dei tempi. Sarà un programma di valorizzazione dei nostri asset, soprattutto quelli non più funzionali all'esercizio ferroviario” - ha spiegato - perché “siamo una delle realtà industriali del Paese più ricche di asset fisici e abbiamo un patrimonio enorme”.
L’AD FS ha dunque sottolineato come “a Milano abbiamo 2 milioni di m2 di aree di nostra proprietà, di cui 1.300 mila di scali da valorizzare”.
Parlando dei prossimi impegni che attendono il Gruppo FS oltreconfine l’AD ha detto che “dal 2021 siamo pronti per affrontare le sfide dell'alta velocità in Europa ma anche in America, sia per i treni che per le infrastrutture. Solamente in Italia e Australia “abbiamo una competizione sulle linee AV".
"Quando il mercato si liberalizzerà di più andremo a competere nel nostro continente”, aggiungendo che l’arrivo degli americani in Italo “non preoccupa, anzi: la vediamo come un'opportunità perché hanno capacità finanziarie enormi e saranno uno stimolo per noi”.


