Sarebbero quattro i miliardi in meno in investimenti per le infrastrutture che il Governo Conte avrebbe tolto in tre anni ad ANAS e Ferrovie dello Stato.

L'anticipazione viene rilanciata da La Repubblica che mette nero su bianco anche i numeri. Secondo il quotidiano, il fondo per gli investimenti ANAS nell’anno 2019 si sarebbe ristretto di un miliardo 827 milioni, passando da 2 miliardi 361 milioni a meno di 534 milioni. È una cifra superiore a un terzo di tutti gli stanziamenti previsti nel triennio. I soldi non sarebbero spariti, semplicemente sarebbero stati spostati sul 2020 e sul 2021. La giustificazione è un adeguamento al piano finanziario dei pagamenti ma di fatto sono spese per investimenti e infrastrutture che vengono rinviate

Peggio andrebbe alle Ferrovie dello Stato.

Secondo La Repubblica gli stanziamenti per gli impianti di competenza 2019 sarebbero stati ridotti da 3 miliardi 492 milioni a un miliardo 152 milioni, con un saldo netto negativo di 2 miliardi 340 milioni. In questo caso, ben oltre un quinto di tutte le somme assegnate alle infrastrutture ferroviarie per il periodo 2019-2021. E a differenza di quanto fatto per l’Anas, qui il governo non si sarebbe limitato a spostare i soldi da un anno all’altro, ma avrebbe anche tagliato di un miliardo e 300 milioni le disponibilità del triennio, che in questo modo dimagrirebbe da 10 miliardi e 991 milioni a 9 miliardi 691 milioni.

Il gruppo FS subirebbe così quest’anno un ridimensionamento del 71% dei finanziamenti statali, ridimensionati da 5,8 a meno di 1,7 miliardi.

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