Bolzano si avvicina sempre di più a Milano, in ferrovia, s'intende.

«Stiamo insistendo con Trenitalia - dice l’assessore provinciale ai trasporti Daniel Alfrider - e sia loro che RFI stanno valutando con molta attenzione l'idea».

Si parla di un diretto Frecciargento o Frecciabianca (anche se questo brand dovrebbe presto sparire) senza cambio treno a Verona come di una prospettiva in rapido avvicinamento. La questione, del resto, si basa su un paio di dati non privi di importanza. 

Il primo è che l'afflusso di potenziali fruitori della Freccia è verificato in continuo incremento visto la grande attrattività sul piano economico del capoluogo lombardo mentre il secondo è la positiva esperienza degli altri due collegamenti diretti, quello per Venezia e per Bologna, gestiti da DB e ÖBB in sinergia operativa e infrastrutturale con Trenitalia.

A questi si unisce un terzo elemento che è quello della possibilità, con vettori come le Frecce, di modulare orari e giornate in base al verificabile afflusso di passeggeri, più importante nei giorni feriali e meno in quelli festivi.

Sarebbe proprio quest'ultima l'opportunità che Daniel Alfreider starebbe valutando con molta attenzione come leva per indurre Trenitalia ad una scelta più volte richiesta, anche col presente governo.

Ovviamente un certo peso sulla prospettiva di attivare un nuovo servizio è anche il bacino turistico, di grande rilevanza strategica, che Milano e il suo hinterland e più in generale la Lombardia, sono in grado di far confluire sull'Alto Adige. «C'è poi la questione ambientale», sottolineano i promotori della petizione online lanciata da Alto Adige Innovazione e che ha già raccolto oltre cinquemila firme. E si riferisce al notevole traffico automobilistico che giorno dopo giorno percorre l'A22, esce ad Affi, percorre la bretella fino a Peschiera e si riversa poi sulla A4 nel classico tragitto su gomma Bolzano-Milano.