Quando si parla di lavori che dovrebbero distruggere la Val di Susa, non si capisce perché in un'altra parte d'Italia si stia costruendo un'opera grande come la Torino - Lione dialogando con le comunità locali e venendo incontro alle esigenze degli abitanti.

“Le richieste di Provincia e Comuni di mitigare l’impatto dei lavori della tratta d’accesso del tunnel di base del Brennero Fortezza-Ponte Gardena fanno ora parte del progetto finale. 
Ieri (25 febbraio) a Roma è stato dato parere positivo al progetto, modificato da RFI secondo le nostre richieste per diminuire l’impatto sulla popolazione. Ora tocca al CIPE, entro la prima metà del 2019, dare il via libera a questa variante definitiva“.

Queste le parole del presidente della Provincia Arno Kompatscher con le quali ha commentato l’esito della spedizione romana del direttore dell’Osservatorio BBT Martin Ausserdorfer.

La riunione della Conferenza dei servizi di ieri rappresenta il penultimo passaggio necessario per poter partire con i lavori, dopo che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha messo a disposizione di RFI i fondi necessari per la loro esecuzione. Una volta che anche il CIPE avrà dato parere positivo, RFI potrà partire con la gara.

Il MIT aveva approvato già lo scorso anno la concessione edilizia ma il progetto ha ora recepito le richieste dei Comuni che affacciano sulla valle dell'Isarco.

Le modifiche che sono state approvate riguardano per prima cosa le misure di mitigazione dell’impatto acustico, sia in fase di cantiere che successivamente. In particolar modo durante i lavori si cercherà di ridurre le emissioni di polveri, i rumori e l’inquinamento luminoso con la circolazione dei mezzi pesanti avverrà seguendo direttrici ben precise.

Sarà inoltre realizzata un’uscita dell’autostrada dedicata in corrispondenza del cantiere all’altezza dell’areale Prader mentre non è stata autorizzata la realizzazione di una analoga rampa di accesso all’autostrada sullo stesso punto anche se Ausserdorfer e Kompatscher promettono che continueranno a chiederla. Su richiesta della Provincia e dei Comuni interessati è stato invece eliminato l’ingresso al cantiere previsto inizialmente fra Albes e la fermata della Val di Funes.

La Provincia ha inoltre prescritto standard elevati per il ponte di attraversamento della Val di Funes, con misure efficaci tendenti a contrastare rumori e vibrazioni. Sono state inoltre eliminate dal progetto le aree di deposito materiali previste a Gatschwiesen/Gatschwald e Unterseeber.

I lavori alla stazione di Fortezza verranno realizzati in parte da RFI e in parte dalla società BBT e anche in questo caso sono previste barriere antirumore. Parallelamente ai lavori sulla tratta d’accesso, Terna si occuperà di attualizzare la fornitura di energia elettrica secondo una progettazione specifica.

Il presidente della Provincia ha concluso ringraziando i sindaci e gli assessori delle comunità interessate: “La collaborazione fra Comuni e Provincia con l’obiettivo comune di rendere quest’opera sostenibile per la collettività è stata esemplare. Particolare merito va al presidente della Comunità comprensoriale Walter Baumgartner e al direttore dell’Osservatorio Martin Ausserdorfer, che hanno reso possibile l’integrazione delle modifiche nel progetto finale“.

Ma, anticipa Kompatscher, “il dialogo sinora avuto con i Comuni continuerà anche nelle fasi successive della pianificazione da parte di RFI dei singoli interventi, in sinergia con l’Osservatorio BBT e l’Agenzia per l’ambiente“.

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