Continua ormai nella confusione generale il dibattito sulla TAV Torino-Lione.

La realizzazione dell’opera ha ora una valenza politica, e sembra essere terreno di scontro tra maggioranza e opposizione.
Questa mattina, dopo il voto della mozione di ieri che ha di fatto congelato a data da decidersi l’opera, è intervenuto nuovamente sulla questione il ministro dell’Interno e Vicepremier Matteo Salvini.

Non c’è alcun blocco della TAV, c’è solo una revisione del progetto con l’obiettivo di portare a termine il progetto”, ha detto a 'Mattino 5'. “Faccio e farò tutto il possibile - ha aggiunto - perché la TAV si faccia, il progetto può essere rivisto e si possono risparmiare dei soldi, ma il treno inquina meno e costa meno delle auto”.

Di fatto però i cantieri si fermano. “Erano già fermi - ha risposto Salvini che di recente è andato in visita a Chiomonte per ringraziare le forze dell’ordine che garantiscono la sicurezza del cantiere - e spero ripartano prima possibile”.


“Uno scambio tra il voto del M5S sulla Diciotti e il blocco alla TAV? - ha aggiunto - E' una sciocchezza planetaria. Non c’è il blocco della TAV, ma la revisione del progetto... poi se vogliono processarmi facciano pure”.

Dello stesso tenore anche le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che conferma: “Il voto di scambio con il caso Diciotti è una barzelletta”. E poi nel merito dell’opera chiarisce: “Non c’è una sola opera bloccata in questo paese".

"C’è soltanto la TAV sospesa per capire se i tanti miliardi impegnati, possono essere spesi meglio per tutti gli altri cantieri sul territorio nazionale. Nelle prossime settimane - ha aggiunto il ministro - approveremo un decreto con alcuni punti di modifica del codice dei contratti pubblici che sono quelli che veramente bloccano i cantieri e non permettono ai tecnici dei comuni di fare quella firmetta necessaria. Hanno paura di metterla nel modo sbagliato”.

Intanto il presidente della Regione Piemonte, è sempre più determinato, e martedì porterà in consiglio la proposta di referendum popolare: la consultazione potrebbe svolgersi online addirittura entro una settimana. “Salvini continua a mentire - dice Chiamparino - e a prendere in giro i piemontesi e gli italiani. Dice che non c’è blocco dell’opera, quando il governo Conte-Salvini-Di Maio ha chiesto fin dall’autunno a Telt di non avviare i bandi, mettendo a rischio concreto i contributi europei e la realizzazione della TAV”.

“Dice che i cantieri sono già fermi conclude il presidente della Regione - mentre sul versante francese si continua a scavare il tunnel di base, giunto ormai a oltre 7 chilometri”. Un tunnel che “si fermerà presto proprio per il blocco dei nuovi bandi: se vuole essere coerente Salvini sblocchi i bandi, tutto il resto sono balle”.

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