Dopo le ultime dichiarazioni dell’AD di Arriva Italia, Angelo Costa, riportate sulla stampa locale, sembra incattivirsi la vertenza relativa all’affidamento del servizio ferroviario regionale in Friuli Venezia Giulia; una partita da oltre 40 milioni di euro/anno che vede contrapposti Trenitalia (Gruppo FS) e Arriva (Gruppo Deutsche Bahn).
Un bel resoconto sulla questione viene fatto, come sempre con precisione e accuratezza, dal Comitato Pendolari Alto Friuli.
Il contratto oggi
"Il servizio è oggi affidato a Trenitalia in virtù del contratto del 08.05.2009, stipulato dall’allora Giunta Tondo. Il contratto scaduto il 31.12.2014 è stato prorogato dalla Giunta Serracchiani due volte, rispettivamente in data 31.03.2015 (con validità 01.01.2015 al 31.12.2017) e in data 29.12.2017 (con validità 01.01.2018 al 31.12.2019).
Mentre tutte le altre Regioni d’Italia hanno stipulato i nuovi contratti con il Gruppo FS, evitando così di cadere nelle maglie della normativa europea, - prosegue il Comitato - il FVG da oltre tre anni è prigioniero di un attendismo politico che ha fortemente penalizzato gli investimenti e l’offerta all’utenza. Infatti mentre nelle altre regioni i contratti prevedono un aumento dei km/treno (quindi delle corse) e significativi investimenti del parco rotabile a cura di Trenitalia (es. il contratto del Veneto valido sino al 2032 prevede 619 milioni di investimenti per l’acquisto di 78 treni, quello della Liguria, che si è legata a Trenitalia per 15 anni, prevede l’acquisto di 28 nuovi treni), in FVG la situazione è di assoluta precarietà stante l’incertezza su cui sarà il futuro Gestore del servizio.
Ciò ha ridotto a zero gli investimenti da parte di Trenitalia, tanto che il rinnovo del materiale rotabile è stato effettuato dalla Regione (Giunta Tondo) che nel 2009 ha acquistato i treni CAF. Dopo il nulla! Una politica di attendismo suicida che ha immobilizzato il FVG.
L'indirizzo della Regione FVG
L’Assessore regionale alla mobilità, Graziano Pizzimenti (Giunta Fedriga), ha espresso chiaramente l’intenzione di risolvere la delicata questione del nuovo contratto, con un affidamento diretto, bypassando la normativa europea e sbloccando così la situazione di precarietà. 
L’indirizzo della Regione FVG è quello di garantire nel più breve tempo possibile un nuovo contratto, evitando una lunghissima procedura di gara europea che bloccherebbe il FVG per altri 2 anni, salvo ricorsi al TAR, quasi scontanti visti i precedenti non certo positivi, come quello del tpl gomma. 
L’affidamento diretto è previsto dall’Art. 5.6 e giustificato dell’Art. 4.4 del Regolamento UE n. 1370/2007, che autorizza le Autorità degli Stati membri ad “aggiudicare direttamente i contratti di servizio pubblico di trasporto per ferrovia, che abbiano una durata non superiore a 10 anni, suscettibile di essere incrementata del 50% se l’operatore del servizio fornisce beni di entità significativa”. L’affidamento diretto è quindi possibile se Trenitalia garantirà un significativo investimento del parco rotabile, operazione che già sta facendo nelle altre regioni d’Italia, con l’arrivo dei nuovi treni Pop e Rock.
Scontro Arriva/Trenitalia
Cogliamo con preoccupazione - prosegue il Comitato - la presa di posizione sulla stampa dell’AD del Gruppo Arriva, Angelo Costa, nonché Presidente di SAF, il quale nel confermare l’interesse del Gruppo al servizio ferroviario regionale, ha chiaramente fatto intendere un possibile scontro con Trenitalia: “aspettiamo il prossimo passo della Regione, che sia una gara o un semplice dialogo competitivo. Se non dovesse esserci l’apertura di una procedura come richiesto dalla normativa, riterremmo illegittimo l’affidamento del servizio a Trenitalia”. 
Parole che prospettano l’ipotesi di un ricorso al TAR da parte di SAF/Arriva in caso di affidamento diretto del servizio a Trenitalia, ad oggi unico soggetto che ha fatto pervenire alla Regione una proposta per il servizio FS
Le dichiarazioni di Arriva sembrano più una sorta di vendetta o di ritorsione nei confronti del Gruppo FS, che tramite la sua partecipata Busitalia aveva concorso contro nella gara dei servizi tpl gomma, rendendo dura la vita al Consorzio Tpl Fvg Scarl, formata oltre che da Arriva/Saf, Trieste Trasporti (partecipata al 40% da Arriva), Apt Gorizia e Atap.
L’ipotesi di una nuova gara tra i due gruppi, caratterizzata da una lunga procedura che probabilmente verrà decisa nei tribunali non è certamente allettante per i pendolari friulani che attendono da quattro anni un nuovo contratto e un miglioramento dell'offerta.
In ogni caso, il nuovo contratto non dovrà prevedere solo una migliore offerta, con più corse, ma dovrà impegnare il Gestore, con penalità o premialità, ad aumentare l’utenza; ciò che oggi non succede visto che i ricchi corrispettivi dei contratti tpl sono un disincentivo per i gestori, per i quali avere bus o treni pieni o vuoti, è la stessa cosa, avendo già incassato dalla Regione".


