La realizzazione della TAV Torino-Lione si sposta dal campo tecnico a quello politico.
M5S-Lega sembrano infatti aver trovato un accordo sul testo della mozione relativa all’opera. Il testo, firmato dai capigruppo di Lega e M5s, impegna l’esecutivo a “ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell’applicazione dell'accordo tra Italia e Francia”, come scritto nel contratto di governo. Insomma, un colpo al cerchio e uno alla botte: non c’è uno stop ma si prende tempo, incuranti dell’ultimatum di Bruxelles sulla revoca dei fondi già stanziati.
“C’è nel contratto e negli accordi che il progetto andava rivisto e poteva essere ridimensionato arrivando a tagliare 1 miliardo di opere che potevano essere evitate, investendo invece sulla metropolitana di Torino. E' chiaro che stiamo andando verso questo percorso. Io lavoro per un Paese che va avanti, ci sono anche altre sensibilità al governo. Quindi se si può tagliare su costi spropositati è giusto ragionarci”, ha affermato il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a 'Radio Anch'io' su Rai radio 1.
Diversa però la posizione del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, che, interpellato dalla tv francese France 3 sul futuro della TAV, ha ribadito la sua posizione sull'opera già espressa nel suo intervento alla Camera: “Tutti i cantieri pubblici già cominciati, quelli che sono stati già oggetto di contratti, di trattati, di accordi internazionali, si devono realizzare”.
Parlando con l’emittente transalpina, il titolare dell’Economia ha posto poi l'accento sulla valenza che la TAV rappresenta in termini di credibilità e affidabilità del Paese nei confronti degli investitori: “Noi - ha sottolineato Tria - non soltanto dobbiamo rilanciare gli investimenti pubblici, ma dobbiamo mandare un messaggio di serenità a tutti quelli che vogliono investire sul lungo termine in Italia”.
Per il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino: “Alla luce delle dichiarazioni del rappresentante della Ue che chiedeva di fare in fretta nell’avvio dei bandi, questo vuol dire una sola cosa: se la maggioranza approverà questa mozione, sarà come mettere una pietra tombale sulla Torino-Lione. Se dovesse avvenire, interpellerò subito il Consiglio regionale perché attivi la procedura della consultazione popolare, in modo che i piemontesi possano dire forte e chiaro cosa pensano della TAV e del loro futuro”, conclude.
Previsto per oggi alla Camera il voto sulla mozione congiunta presentato da Lega e M5s.


