Pensavamo di averle viste tutte ma, come nei set cinematografici, gli USA sono spesso un passo avanti a tutto il mondo.
Nei giorni scorsi la California, insieme ad altri 15 stati, ha accusato Trump per l'emergenza nazionale sul muro in Messico, ritenuta una "emergenza falsa". 
Per tutta risposta, il dipartimento dei Trasporti ha fatto sapere, in una nota che ha intenzione di cancellare 929 milioni di finanziamenti federali per il progetto del treno ad alta velocità in California, e che vuole chiedere indietro 2,5 miliardi di fondi già stanziati per il progetto.
Questi dati sono stati riportati dall'edizione online de Il Sole 24 Ore.
Conti alla mano, sono circa 3 miliardi e mezzo di dollari che il governo americano contesta alla California, nella persona del neo governatore democratico Gavin Newsom.
Sul piatto c'è il progetto del treno ad alta velocità per collegare Los Angeles a San Francisco in 2 ore e 40 minuti.
Un progetto fin troppo ambizioso, in quanto ancor prima dell'annuncio di Trump era stato comunque ridimensionato dal governo federale perchè ritenuto troppo costoso e impegnativo. 
La prima bozza parlava di 700 km di linea con treni a 320 all'ora di media.
I cantieri del lotto centrale, quello della "Central Valley" sono in realtà già partiti nel 2015, con i costi che nel frattempo sono lievitati da 30 a circa 80 miliardi.
L'intero progetto, a questo punto, sta vacillando, rendendo la tratta centrale realizzata la classica cattedrale... nel deserto (e non solo in senso figurato, considerando le zone attraversate).
Insomma: se noi abbiamo la questione TAV da sciogliere, anche gli USA non se la passano tanto meglio.
Vedremo chi sarà capace di risolvere la partita logistico-politica nel miglior modo possibile.


