Prima di parlare di un argomento e di tradurlo in opinione ci piace sempre verificare con i nostri occhi più che per sentito dire e abbiamo quindi deciso di trascorrere qualche giorno in Germania per testare la funzionalità dei treni tedeschi.

In Italia, si sa, c'è il mito del paese teutonico, almeno per quanto riguarda la funzionalità delle sue infrastrutture. Ma è davvero tutto oro quello che luccica?

Per rispondere a questa domanda abbiamo organizzato un tour per la Germania di una settimana, toccando linee elettrificate e Diesel, regionali e Alta Velocità, partendo dalla Baviera nel sud ovest del paese, salendo a Stoccarda, oltrepassando ad est Norimberga e riscendendo a est di Monaco di Baviera.

Quello che abbiamo visto, in realtà, è quanto ci aspettavamo, ossia una situazione a due facce, con notevoli aspetti positivi ma anche parecchi negativi.

Gli aspetti positivi

La prima cosa che ci ha lasciato favorevolmente sorpresi è il continuo rinnovamento dei convogli tedeschi. In sostanza le DB operano uno svecchiamento continuo, ordinando treni sempre più performanti e moderni. Certo, rotabili obsoleti ce ne sono ancora in giro, visto che erano stati ordinati in passato in quantità industriali, ma è sempre più difficile trovarli.

Così, gruppi come le 218 o le 114, le 143 o le 120, tanto per fare dei "nomi", sono ormai agli sgoccioli della carriera, sostituiti da mezzi esteticamente meno interessanti ma certamente più funzionali per chi ci deve viaggiare sopra o lavorare ogni giorno.

La seconda cosa che ci ha colpito è che nonostante il paese sia molto più esposto del nostro dalle violente perturbazioni meteoi treni non vengono soppressi, tutt'altro. Non esistono piani neve drastici come quelli messi in atto nello Stivale e anche con forti precipitazioni nevose i treni circolano grosso modo senza troppi problemi.

Probabilmente gioca un ruolo essenziale l'abitudine e la maggiore predisposizione del paese ad affrontare questo tipo di evenienza ma a precisa domanda ci è stato risposto da un ferroviere in servizio che il treno è l'unico mezzo che, se si vuole, soffre poco la neve, quindi perché sopprimerli? Non troviamo una buona motivazione per dargli torto.

Gli aspetti negativi

Appurato che ci sono le rose, non dimentichiamo che ci sono anche le spine.

È vero, i treni non vengono soppressi, ma col sole o con la neve, sono spesso in ritardo. I regionali che abbiamo monitorato nel nostro giro, in qualsiasi zona fossimo, avevano sempre dai 5 ai 10 minuti di ritardo e decisamente peggiore era la situazione dei treni di rango che spesso andavano oltre i 20/30 minuti.

Peraltro abbiamo constatato come spesso il ritardo di un treno provocava a valanga il ritardo degli altri, probabilmente per l'utilizzo dello stesso materiale sul convoglio corrispondente. 

Come detto, il problema non si è manifestato solo sui treni regionali ma anche su quelli "prestigiosi" come gli Eurocity tra Monaco e Zurigo spesso abbondantemente oltre la mezz'ora di ritardo, parimenti a quelli in circolazione tra Norimberga, Stoccarda e Francoforte.

Altro aspetto in qualche modo negativo è quello relativo alla sicurezza. Sia chiaro, da appassionati apprezziamo i vecchi sistemi di segnalamento, ma fa davvero strano trovare ancora oggi, su linee attraversate da Eurocity, i segnali ad ala che da noi sono ormai pressoché spariti. E non parliamo di uno o due come quelli residui sul suolo italico, ma di intere linee ancora esercite con sistemi che si usavano decine di anni fa.

Questo indubbiamente è anche conseguenza di una rete vastissima, che viene migliorata di volta in volta, ma non deve sorprendere se il numero di incidenti più o meno gravi, in Germania, sia maggiore che in Italia e deve anzi far comprendere l'enorme sforzo messo in atto da RFI per rendere sostanzialmente sicure, almeno a livello di segnalamento, le linee del nostro paese.

Una ultima nota negativa la diamo poi sulla pulizia esterna dei treni. Non siamo al livello italiano, dove spessissimo i convogli, soprattutto regionali, vengono presi per delle tele da pitturare, ma anche la Germania non è esente dal problema graffiti.

A differenza del nostro paese, tuttavia, dove i treni di prestigio come le Frecce sono raramente intaccate dal problema, in Germania non si salvano, spesso, nemmeno questi.

Ci è capitato, dunque, di vedere ICE orrendamente imbrattati anche nella loro ultima versione da poco entrata in servizio e non si sono sottratti a questo brutto destino nemmeno gli Intercity in servizio interno.

Una ferrovia in chiaroscuro, dunque, quella tedesca, con alcuni aspetti positivi ed altri negativi, che ci hanno consegnato l'immagine di un paese che sotto questo punto di vista non è così lontano dal nostro come spesso si tende a credere.

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