Intervistati sul Fatto Quotidiano, Marco Ponti e Franceso Ramella, i due esperti che hanno lavorato alla contestata analisi costi-benefici difendono il loro lavoro e contrattaccano.

“Sul TAV una lobby fortissima ma sono i numeri a bocciarlo” replicano. Il fuoco di fila: “ce lo aspettavamo. L’idea che si debba guardare anche i costi e non solo i benefici delle grandi opere sconvolge alcuni politici”.
“Era prevedibile - spiega Ramella - visti gli interessi in campo. I dati cozzano con il pensiero unico che regna in Italia e in Europa da 40 anni: bisogna spostare il traffico su ferrovia”.
“Dietro questo pensiero c’è la lobby ferroviaria, fortissima anche a Bruxelles - dice Ponti - Una volta a pranzo il commissario Ue ai Trasporti, Siim Kallas mi disse: “Di questo non si può parlare, altrimenti la lobby ferroviaria s'incazza””.

E all’accusa di aver conteggiato tra i costi il mancato gettito fiscale per lo Stato sulle minori accise pagate dai mezzi che si trasferiscono dalla strada alla ferrovia, Ponti replica: “E' una metodologia standard internazionale e risponde alla logica economica”.

“E' lo stesso metodo usato dall’Osservatorio presieduto da Foietta che ora parla di truffa - risponde Ramella a chi li accusa di aver usato questo metodi per arrivare a un risultato preciso - Paolo Beria, nostro collega nella commissione l’ha usato per la costi-benefici del piano per la mobilità del comune di Milano con la giunta Pisapia e nessuno ha mai obiettato”.

A chi li accusa di essere manipolati dalla politica, Ramella risponde: “E' esilarante. Tutti sanno che non abbiamo le stesse idee politiche di Toninelli... Ma se un politico ci chiede di fare quello che proponiamo da 20 anni, perché' non dovremmo?”. Ramella rifiuta poi di avere un 'pregiudizio ideologico'. “Nessuna ideologia. Sono i dati a dimostrare che ne' i benefici economici, ne' quelli ambientali giustificano l’opera. Se la costruisse un privato, che indennizzi chi è danneggiato, non saremmo contrari. Ma non c’è perché è inutile”. “So bene come funziona a Bruxelles - aggiunge Ponti - Gli Stati danno i soldi all’Ue e l’Ue, quando deve decidere su questi temi, chiede loro dove destinarli”.

Orario invernale Trenitalia
Giorni
Ore
Min.
Sec.

Treni insoliti sui binari italiani
Il nuovo libro di Lorenzo Pallotta

234 pagine, 260 foto

Acquista la tua copia!!