Dopo la pubblicazione della controversa analisi costi-benefici, prosegue il dibattito sulla realizzazione della TAV.
Questa volta a intervenire è l’Unione europea, che prende posizione netta a favore dell’opera, la TAV “è da ritenersi indispensabile in termini di politica dei trasporti dell’Ue” e il progetto “dovrebbe essere attuato nel più breve tempo possibile”.
Violeta Bulc, la commissaria ai Trasporti di Bruxelles, avverte senza giri di parole il Governo italiano che l’opera deve essere completata e che il progetto e i relativi fondi erano già stati autorizzati sulla base del precedente dossier costi- benefici presentato dall' Italia e dalla Francia nel 2015.
Rispondendo a una interrogazione presentata dagli eurodeputati del Pd, Bulc ha ricordato che l’analisi costi-benefici è uno dei documenti obbligatori da allegare all’atto di candidatura di progetti come la TAV, e che la decisione relativa alla sovvenzione concessa è stata presa tenendo anche conto, dell’esito positivo dell’analisi costi-benefici presentata da Italia e Francia quattro anni fa.
Come a dire che una nuova analisi relativa a questo progetto è ritenuta dall’Ue completamente superflua. La Commissione, aggiunge Bulc, “è stata comunque informata della decisione del governo italiano di fare una nuova analisi costi-benefici, ma il suo coinvolgimento non è stato chiesto”.
La Commissione ha confermato di avere ricevuto la nuova analisi costi-benefici, ribadendo che “chiederà dei chiarimenti all'Italia”.
Resta aperta la questione tempi: l’Italia potrà decidere di fermare l’opera o di proseguirla senza perdere i fondi. La Commissione ha ricordato che riguardo all’eventuale revoca dei fondi Ue non c’è una scadenza fissata.
E tuttavia, ha avvertito Bruxelles: “più passa il tempo e si accumulano ritardi, più aumentano i rischi”.
Intanto è previsto per le 14 di oggi un incontro tra i rappresentanti della Commisone europea e rappresentanti del ministero dei Trasporti italiano. Mentre non è certa la presenza all'incontro di esponenti del Governo francese.
L'articolo in tegrale su Il Messaggero.it.


