"Lo stadio della Roma si fa. E i proponenti potranno aprire cantieri entro l'anno".
Queste le parole del sindaco di Roma, Virginia Raggi, che ha convocato una conferenza stampa per presentarne il progetto.
L'impianto, che sarà realizzato nel quadrante sud ovest della città, baserà la sua presenza su due linee ferroviarie che dovranno essere profondamente rinnovate, principalmente nelle due stazioni che dovranno servire l'impianto.
"È un sì condizionato. Va bene lo stadio, ma prima serve un'offerta plurimodale di mobilità. Sarà importante nei prossimi mesi un'analisi dei cantieri", ha ribadito in tal senso il professor Bruno Dalla Chiara, l'ingegnere referente del gruppo di lavoro per il Politecnico di Torino. Dalla Chiara ha spiegato che al momento sarebbe "poco credibile" pensare che il 50% di utenti si possa spostare con il trasporto pubblico, ma la situazione potrà cambiare "con piano investimenti sulla Roma Lido e sulla ferrovia FL1 (Orte-Fara Sabina-Fiumicino Aeroporto ndr)".
"Le stazioni Tor di Valle (Roma-Lido ndr) e Magliana (FL1 ndr) devono essere realizzate in tempi contenuti", ha concluso il tecnico.
La speranza della città è che questa possa essere l'occasione per mettere mano a una linea disastrata, come quella che porta a Ostia, da sempre tra le peggiori d'Italia e col tempo migliorare la FL1 che soprattutto in quella zona vede stazioni piccole, spesso poco servite e carenti di infrastrutture a supporto come i parcheggi.


