"Sia l'Abruzzo che l'Italia hanno bisogno di più opere, di più ferrovie, di più strade: i soldi servono per finire le opere cominciate, non per tornare indietro".

Queste le parole del ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, al mercato di Campli, in provincia di Teramo, durante un'iniziativa della Lega, in vista delle elezioni regionali. Prosegue il vicepremier: "Il mio è un pensiero, se sono stati scavati 25 chilometri di tunnel, è più utile andare avanti e finirlo o spendere soldi per chiudere il buco? Io sono per andare avanti". 

Replica a distanza l'altro vicepremier, Luigi Di Maio: "Alla fine la TAV non si farà. Il tema non è il ridimensionamento dell'opera, se parliamo di ridimensionamento parliamo di una supercazzola".  

"Mi sembra che stia trapelando dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti che questa 'analisi costi benefici' sia negativa, perché non è che ci siamo opposti a quella grande opera in questi anni perché eravamo ideologicamente contro", aggiunge il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro. "Sappiamo che si sono spesi soldi per fare delle opere e a volte sono state fatte opere per spendere soldi", dice Di Maio, ribadendo la sua contrarietà a "spendere 20 miliardi per un buco, che ancora deve iniziare, da Torino a Lione".

A che punto stanno veramente gli scavi

Le parole di Di Maio vengono però smentite da due fonti autorevoli.

Secondo quanto riferito da AGI, prendendo "in considerazione la sezione transfrontaliera, la cui realizzazione costituisce la Tappa 1 dell’intera linea, secondo i dati ufficiali – aggiornati al 31 ottobre 2017 e pubblicati a marzo 2018 nel Quaderno 10 dell’Osservatorio – sono stati scavati oltre 21 chilometri di gallerie, ma nessuno nelle due canne del tunnel. In realtà, però, i 6 km tunnel geognostico di Saint-Martin-la-Porte sono già scavati nell’asse e nel diametro del tunnel di base e quindi ne costituiranno di fatto il primo tratto, già in fase di realizzazione. I chilometri totali di galleria scavati ad oggi (considerando il totale dei lavori geognostici) sono quasi 28.

Gli scavi ultimati comprendono, tra gli altri, la discenderia di  Villarodin-Bourget-Modane in Francia (iniziata nel 2002 e completata nel 2007); quella di Saint-Martin-la-Porte in Francia (iniziata nel 2003 e completata nel 2010); il cunicolo esplorativo della Maddalena di Chiomonte in Italia (iniziato nel 2013 e terminato a febbraio 2017)".

Scrive ancora AGI: "La prima funzione di queste discenderie è quella geognostica: cioè sono scavate per capire quali sono le caratteristiche del terreno e individuare i potenziali problemi di meccanica. Terminato questo scopo, questi tunnel costituiranno parte integrante del tunnel di base, in quanto essenziali alla sua ventilazione, a interventi di manutenzione e come uscite di sicurezza".

Tra i cantieri ancora in corso tra Francia e Italia, risulta invece ancora in costruzione il tunnel geognostico di Saint-Martin-La-Porte – in asse e nel diametro del tunnel di base –, una fase esplorativa iniziata nel 2015, dopo che nel 2010 erano finiti i lavori per la discenderia. Qui, ad agosto 2018, sono stati scavati quasi 5 km sui 9 km complessivi".

Le critiche degli operai

Critiche a Di Maio arrivano poi anche dagli operai che la linea la stanno costruendo, come riporta CronacaQui. 

"Cosimino Russo, manovale iscritto alla Fillea-Cgil che si definisce ormai «un calabrese di Chiomonte», dice di aver fatto una scelta di vita «quando mi sono trasferito in Val di Susa per contribuire a costruire quest'opera eccezionale. Amo davvero questo lavoro e vivo come un insulto sentir dire che finora non si è scavato nulla. Abbiamo scavato eccome, questo cantiere è un'eccellenza.
Non c'è stato il minimo ritardo, non si è mai verificato nessun incidente sul lavoro, sono stati addirittura risparmiati 5 milioni. Oggi mi provoca un'immensa tristezza vedere che è tutto fermo. I No Tav? Vivo qui in valle da tempo, ne conosco moltissimi, ma con loro non si entra mai nel merito. Per loro è solo una questione ideologica e l'unica volta che qui nel cantiere sono arrivati i Cinque Stelle si sono incatenati ai piloni. Ti sembra questo il modo di ragionare nel merito della questione?».

Anche Mario De Lellis, della Filca-Cisl rivendica con non poco orgoglio quanto fatto finora «Abbiamo svolto un lavoro in maniera esemplare, senza costi aggiuntivi, senza l'ombra di infiltrazioni mafiose» sottolinea Mario, per il quale «vedere il cantiere fermo è di una tristezza assoluta, su quest'opera ci aveva investito un intero territorio».

Claudio Papa, iscritto alla Feneal Uil, dopo la visita del ministro dell'Interno dice di augurarsi che anche il premiar Giuseppe Conte possa presto visitare il cantiere.«Lo aspettiamo, ci aveva promesso che sarebbe venuto per vedere tutto quello che abbiamo realizzato finora con tanta fatica».

Di Battista

Partecipa costruttivamente al dialogo Alessandro Di Battista: “Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi di euro tornasse da Berlusconi e non rompesse i coglioni”.

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