Torna “Top & Flop”! La rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana. 

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Partiamo!

TOP - Interporto Servizi Cargo

L'azienda campana ha svelato i suoi piani e, bisogna ammetterlo, sono estremamente ambiziosi. 

Nel piano triennale recentemente svelato alla stampa, si parla di migliorare la logistica dei propri trasporti, si prevedono più treni in circolazione e più locomotive impegnate sul territorio nazionale.
Sul piatto c'è un progetto di portare la flotta a 24 locomotive (dalle 8 attualmente in servizio) e l'obiettivo di raddoppiare  dipendenti: da circa un centinaio a 215 unità. 

Cifre importanti anche per il numero di treni all'anno, che passeranno secondo i piani da 2050 a 5250, con una mole di chilometri triplicata che arriverà a toccare i 4 milioni di chilometri annui.

Senza dimenticare che già da quest'anno i treni merci di ISC potrebbero iniziare a circolare anche sulla rete AV.
La pioniera in questo è stata Mercitalia, ma presto (in autunno, probabilmente) anche Interporto Servizi Cargo procederà con un primo servizio merci sull'alta velocità tra Firenze e Bologna. 

Una piccola rivoluzione dei trasporti che sfrutterà, finalmente, a pieno le potenzialità delle nostre linee AV.

In questo modo sarà possibile trasportare su rotaia più velocemente i container dal Nord al Sud Italia e viceversa, aprendo nuove prospettive non solo per ISC, ma anche per le altre compagnie private che operano nel settore di trasporto merci italiano.

Una grande opportunità anche per quanto riguarda la concorrenza con il sistema di trasporto su camion.

FLOP - Ferrovie dello Stato e Alitalia

Diciamoci la verità: questa storia della fusione sta iniziando a stancare.
Non tanto perché l'operazione in sé suscita qualche perplessità (legittima), piuttosto perchè dopo mesi di annunci, proclami e piani poco tangibili, siamo ancora praticamente al punto di partenza.

E' di questa settimana la notizia che la fusione con Alitalia sta spostando avanti di mesi l'annuncio del piano industriale di Ferrovie dello Stato. 

Questo perchè Alitalia è ancora infatti in bilico nella scelta di un alleato industriale: sul piatto ci sono Delta-Air France o Lufthansa, ma per ora nessuna delle due si è fatta avanti in maniera chiara. 

Fino a quando non verrà deciso il partner da Alitalia, le FS non potranno portare a compimento il piano industriale che prevede l'integrazione proprio di Alitalia.

Il prossimo passo in avanti è fissato per marzo 2019, quando finalmente il piano industriale FS potrebbe essere realtà (a meno di nuovi rinvii). 

Una situazione di stallo che non fa bene a nessuno e che rischia di allungarsi verso tempistiche poco adatte ad un settore di "feroce" concorrenza come quello aereo e ferroviario: gli altri competitor non staranno sicuramente fermi a guardare.

Alitalia così continua ad "annaspare" economicamente senza trovare un partner per risollevarsi, mentre Ferrovie dello Stato (con i conti a posto, per ora) è costretta in questa fase ad attendere che la situazione della nostra compagnia area di bandiera si chiarisca.

Vista così, le prospettive sono tutt'altro che buone e lasciano spazio a diversi punti interrogativi

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