L’Italia finanzierà totalmente lo studio di fattibilità della ferrovia che collegherà Addis Abeba con il porto eritreo di Massawa.
Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed in visita a Roma.
La promessa italiana (da prendere con le pinze, stante il perdurare clima da "pre-elezioni" italico) parla di questo ambizioso progetto per la ferrovia in Etiopia, andando a realizzare una direttrice chiave per la mobilità del paese.
In realtà la situazione in Etiopia è estremamente complessa, alle prese com'è con un governo ben poco democratico (per usare un eufemismo...) in cui la popolazione ha diritti che rasentano lo zero.
Un discorso reso ancora più complesso dal secondo tema di discussione tra Conte e il primo ministro etiope: l'arginare i flussi migratori dal Corno d'Africa verso l'Italia.
La speranza italiana è che con l'ammodernamento dei trasporti in Etiopia, la popolazione viva un concreto aumento della qualità della vita e che abbia meno intenzione di migrare verso l'Europa attraversando o stabilendosi in Italia.
Lungimiranza o utopia? Sarà la storia a dirlo.