Toninelli a tutto campo ieri in una visita lampo in Sardegna dove a parlato di treni e non solo.
Sulla mobilità interna, il ministro ha dichiarato: «Innanzitutto abbiamo sbloccato la Sassari-Alghero, che sarà a 4 corsie, e la porteremo al Cipe. Ho ereditato un dossier fermo, che non si sbloccava, non c'era la volontà. Abbiamo studiato le carte e trovato le soluzioni.
Per quanto riguarda la parte ferroviaria, di cui i sardi hanno enormemente bisogno, finalmente abbiamo aumentato le dotazioni economiche, ci sono 190 milioni di euro in più grazie ai quali è già partito lo studio di fattibilità per il collegamento Nuoro-Olbia. Poi ci sono i 150 milioni per l'Arst che presto verranno sbloccati».
«La rivoluzione, il cambiamento - ha insistito il ministro - parte proprio dal dare una corretta e normale mobilità ai sardi. Oggi abbiamo fatto il punto generale della situazione sia con Anas che con RFI di tutti i cantieri che ci sono e con l'Autorità portuale e Direzione Marittima abbiamo fatto il punto sulla concessione del porto canale. La settimana prossima a Roma incontriamo i vertici di Contship, anche per il dossier di Gioia Tauro, perché vogliamo capire se hanno chiuso per Cagliari l'accordo che porterà finalmente i numeri in termini di tonnellate, di container, che loro devono mantenere collegato con gli investimenti».
Toninelli è anche andato all'attacco di Tirrenia, però. «Siamo stanchi di questa situazione e porremmo fine al monopolio Tirrenia. Svolge un'utilità sociale fondamentale, utilizza soldi pubblici e non può far schizzare così i prezzi, è inaccettabile, ci sarà un cambiamento tra pochi mesi». «I tecnici sono già al lavoro per una nuova gara - ha aggiunto -, una nuova convenzione, e ci sarà attenzione anche alla continuità delle merci, per il rilancio dell'economia sarda».
A stretto giro arriva però la replica piccata di Vincenzo Onorato, armatore di Tirrenia, che definisce il Ministro "impreparato".
«La sua è una dichiarazione di chi non sa e non ha preso le informazioni, pura campagna e demagogia elettorale. Ma all'impreparazione del ministro Toninelli siamo abituati da tempo e sui temi più svariati. Per quanto riguarda il monopolio, non sa che sulle linee per la Sardegna operano altre quattro compagnie: Grandi Navi Veloci, Sardinia Ferries, Grendi e Grimaldi».
Quanto alle tariffe invece: «Non sono stabilite da noi, ma dalla convenzione firmata con lo Stato, e spesso sono ben al di sotto dei militi fissati dalla stessa. Al ministro dico, perché è evidente che non lo sa, che per Onorato Armatori, di cui Tirrenia fa parte, lavorano 5mila persone, tutte italiane, e rappresentiamo di gran lunga la prima realtà nazionali in termini occupazionali nei traffici per le isole».
Un altro attacco è stato lanciato ad Air Italy, in merito al bando sulla continuità territoriale aerea della Regione Sardegna vinto da Alitalia con l'abbandono da parte di Air Italy dei collegamenti da e per Olbia.
«Air Italy è sotto monitoraggio da parte del sottoscritto e del Ministero perché sapete tutti che sono stati dati degli aiuti in termini di soldi pubblici e se vengono dati degli aiuti giusti per mantenere in vita una compagnia importante con tanti lavoratori sardi, ora non possono minimamente pensare di andarsene e delocalizzare da un'altra parte perché magari è un pò più conveniente».
«Non era scontato il decreto sulla continuità aerea - ha aggiunto Toninelli - per tre anni sarà garantita una stabilità con Alitalia, ovviamente la speranza è che la Regione Sardegna abbia dato i numeri corretti in termini di voli sotto il cappello della continuità».