Eurotunnel, il concessionario per la gestione dei servizi del Tunnel della Manica, ha invitato i leader politici a chiarire "al più presto" la natura delle relazioni di confine e i controlli che sussisteranno dopo la prevista uscita del Regno Unito dall'UE, prevista per il 29 marzo.

La richiesta di Eurotunnel è arrivata immediatamente dopo il voto del 15 gennaio nella Camera dei Comuni del Regno Unito che ha respinto l'accordo di Brexit proposto tra il Regno Unito e l'UE.

La società ha affermato che il 26% degli scambi commerciali tra Regno Unito e UE passa attraverso il tunnel sotto la Manica, "garantendo centinaia di migliaia di posti di lavoro" e che sono necessarie regole chiare per "consentire alle imprese di continuare a investire, creare posti di lavoro e preservare scambi sociali e culturali di cui beneficiano sia il Regno Unito che l'UE ".

Eurotunnel ha dichiarato di essere preparato a tutti i risultati dal momento che negli ultimi due anni ha adattato la propria infrastruttura in modo tale che il flusso di traffico attraverso il tunnel possa essere mantenuto anche in caso di Brexit "senza accordo".

La società ha inoltre aggiunto che i camion che utilizzano i treni Shuttle ora passano attraverso otto controlli separati, rispetto a tre tipi di controllo all'apertura del tunnel nel 1994, ma che questo non ha impedito al traffico di camion di aumentare di quattro volte durante quel periodo.

Foto di Tony Hisgett from Birmingham, UK — Euro ShuttleUploaded by oxyman, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8853426

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