In sostanza, da dicembre, l'accesso al treno è garantito solo fino a un minuto prima della partenza. Dopo, si rischia di rimanere a piedi.

Sta facendo discutere la novità introdotta nel contratto di trasporto FS: "L'accesso al treno è consentito sino ad un minuto prima dell'orario di partenza indicato sul biglietto". 

In teoria, quindi, arrivare "al volo" nell'ultimo minuto utile in cui il treno è fermo al binario perchè ancora non partito può non bastare.

La realtà è molto più sfumata: il capotreno, responsabile in questa fase della salita dei passeggeri, può non solo permettere ai viaggiatori di salire all'ultimo secondo (ovviamente col treno immobile) ma anche talvolta di ritardare la partenza di qualche istante.
Dipende da situazione a situazione

A livello di regolamento, però, le cose sono cambiate: bisogna essere presenti al binario e salire almeno un minuto della partenza, per evitare di ritardare "a catena" tutti gli altri treni in circolazione sui binari vicini.

In questo modo le FS sperano almeno in parte di minimizzare i ritardi sulle Frecce, ormai non più sinonimo di puntualità assoluta.

Tra gennaio e novembre 2018 circa la metà dei treni (48,5% per la precisione) ha registrato ritardi superiori ai cinque minuti.

Chissà se eliminare da regolamento i passeggeri dell'"ultimo secondo" aiuterà le FS a ritrovare lo smacco perduto sui suoi treni-ammiraglia.

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