Che non sia un treno particolarmente fortunato lo hanno capito anche i sassi, ma l'EuroNight da Vienna e Monaco a Roma anche oggi non è stato esente da problemi.

Giunto al confine di Tarvisio Boscoverde con 52 minuti di ritardo, tutto sommato recuperabili, vista la traccia piuttosto larga, il treno è ripartito con oltre 80 minuti.

Dopo averne recuperati 15 durante il percorso fino a Bologna, ha poi iniziato una lenta discesa con aumenti sempre più forti del ritardo già pesante.

Il convoglio ha infatti raggiunto Firenze Santa Maria Novella con oltre 90 minuti, diventati 120 ad Arezzo e 140 a Orvieto.

Particolarmente complicata è stata poi la sosta a Orte dove è arrivato con 137 minuti ed è ripartito con oltre 170. Non meno sfortunata la tratta all'interno del nodo di Roma visto che il convoglio si è presentato a Settebagni, dopo aver percorso la Linea Lenta, con 177 minuti giungendo a destinazione a Roma Termini con ben 203 di ritardo sulla tabella di marcia, alle 12.45 anziché alle 9.22.

Non sappiamo i motivi di questa debacle, se siano dovuti al meteo o a qualche problema tecnico. Qualcosa deve essere accaduto se il treno si è presentato a Roma con una doppia trazione di E.402B in testa entrambe col pantografo in presa.

Quel che è certo è che, esulando dal contesto specifico della giornata odierna, questo treno troppo spesso giunge a destinazione con forti ritardi, una pubblicità non particolarmente buona per un collegamento che, al netto di qualche sporadica offerta, offre tariffe piuttosto costose.

La speranza è che non si sia perso interesse verso questo servizio internazionale e che questo non sia in qualche modo lo specchio di un inizio di disinteresse verso questo segmento da parte delle ferrovie austriache. Suonerebbe strano vista la spesa per le nuove vetture e il rebrand di quelle vecchie, sempre che non venga deciso di abbandonare solo la tratta che coinvolge il nostro Paese.