La fine del 2018 porta una notizia molto attesa: è stata infatti posta la parola fine all'annosa vicenda delle penali contrattuali relative ai nuovi treni Civity.
La notizia arriva direttamente dal Comitato Pendolari Alto Friuli.
"Si chiude così, con una transazione, l’annosa controversia fra la Regione Friuli Venezia Giulia e la società spagnola CAF in merito ai gravi ritardi (di circa due anni e mezzo) nella consegna degli 8 elettrotreni ETR 563, pattuita con contratto del 29.03.2011 al prezzo di 45,6 milioni di € complessivi “franco rotaia” (una specie di “chiavi in mano”, ossia con i treni pronti all’immissione in esercizio), completi di attrezzature e omologazione per circolare sia sulla rete ferroviaria italiana che su quella slovena.
La transazione, appena approvata dalla Giunta Fedriga prevede uno stralcio del 20% rispetto all'importo della penale stabilita nel contratto, pari a 5mila €/al giorno per ciascun giorno di ritardo e per ciascun treno fino a un massimo del 10% del valore contrattuale.
Si passa così da una penale complessiva di 4,560 milioni di € a 3,648 milioni (Iva esclusa).
A suo tempo la precedente Giunta Serracchiani era stata duramente attaccata per tali ritardi, accusata di immobilismo difronte a questa vertenza che per oltre 2 anni e mezzo ha reso difficile la vita dei pendolari friulani; il nostro Comitato aveva anche minacciato il deposito di un esposto alla Corte dei Conti visti gli importi in ballo.
Adesso con questo accordo transattivo ciascuna delle parti rinuncia formalmente a promuovere qualsiasi azione legale: ecco il vero scopo, dal punto di vista regionale, del negoziato e del conseguente accordo.
La CAF, infatti, aveva argomentato che i gravi ritardi nella consegna dei treni – innegabili – non erano imputabili all’azienda bensì alle lungaggini nelle procedure di omologazione da parte dell'ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria), dovendosi seguire regole e procedure che all’atto di sottoscrizione del contratto non erano conoscibili.
Si è scelta la soluzione più logica e di buon senso, evitando sicuramente un lungo contenzioso che avrebbe paralizzato la vertenza per anni. Non è chiaro come verranno ora utilizzati questi denari, pare per l’acquisto di scorte tecniche-ricambi.
Non siamo mai stati particolarmente favorevoli all’idea della transazione definita come semplice baratto di ricambi/scorte tecniche, avendo proposto alla Regione a gennaio 2016 di utilizzare quegli importi per l’installazione del wi-fi sui treni o meglio ancora per l’acquisto di un pianale modulare per gli ETR 564 destinato al trasporto di biciclette con oltre 100 posti disponibili, utile da sfruttare lungo la tratta transfrontaliera Udine-Villach a servizio della Ciclovia AlpeAdria.
Chiederemo all’assessore Graziano Pizzimenti garanzie affinché gli importi delle penali vengano utilizzati per l’acquisto del materiale necessario, evitando sprechi, ma soprattutto proporremo che i soldi vengano utilizzati per sottoscrivere un contratto di manutenzione ordinaria dei treni Civity ETR 563/564, in maniera che il costruttore spagnolo CAF possa garantire la perfetta fruizione dei treni per i prossimi anni e la valorizzazione del patrimonio rotabile del FVG.
Resta ancora da risolvere la questione delle penali della fornitura dei 4 elettrotreni ETR 564 – pari a 2,7 milioni di € - acquistati nel 2012 dalla Regione ed entrati in esercizio a settembre 2018, dopo oltre 2 anni e mezzo di ritardo.
Sicuramente siamo difronte ad una brutta storia che ancora oggi non trova una giustificazione vera, dove la burocrazia dell’ANSF e la “manona” di FS pare abbiano inciso non poco.
Difendiamo la scelta della Regione, la quale in un momento molto difficile (nel 2011) ha deciso di acquistare in autonomia i treni e rinnovare il parco rotabile, non aderendo alle proposte del monopolista di Stato che aveva offerto una fornitura di treni Vivalto, già ampiamente superati tecnologicamente".