“Senza interventi tempestivi, l’imminente arrivo degli ATR 220 può far saltare 50 posti di lavoro”.
È l’allarme lanciato dalle segreterie sindacali che tutelano i lavoratori del settore trasporti: Filt-Cgil Lecce, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil e Faisal-Cisal.
“Nonostante sia già fissato un calendario di incontri tra i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali, Ferrovie del Sud Est continua a non coinvolgere i sindacati nei processi di riorganizzazione aziendale - scrivono in una nota congiunta - mentre si affacciano all’orizzonte nuovi problemi, restano in piedi tutte le criticità che incidono fortemente sulla qualità del servizio offerto e sulla salute e sicurezza dei lavoratori".
"In primis la carenza di personale che potrebbe acuirsi con l’arrivo degli autotreni che l’azienda ha annunciato di voler inviare nel Salento una volta terminati i lavori di elettrificazione della rete ferroviaria nel Barese e che hanno bisogno di officine adeguate che su questo territorio mancano. Quando arriveranno i treni, l’officina leccese non potrà garantirne la manutenzione".
"I sindacati hanno più volte chiesto all’azienda di individuare nello scalo di Surbo il luogo giusto per adibire una nuova officina. Se l’azienda non interverrà per tempo - concludono le segreterie - l’arrivo degli ATR potrebbe causare la perdita di circa 50 posti di lavoro, perché a quel punto la manutenzione si dovrà effettuare altrove”.